Cronache

Premio Valore 2025 a chi ha tutelato i diritti umani nell'era dell'IA

 


Roma, 9 apr. (askanews) - Si è svolta a Villa Miani, a Roma, la V edizione del Premio Valore, quest'anno dedicato al tema "Tutela dei diritti della persona nell'era dell'Intelligenza Artificiale".Il Premio conferito dal 2016 dall'Associazione Valore Uomo è un riconoscimento a chi, attraverso il proprio operato, si è distinto nella difesa dei diritti umani e nella salvaguardia del benessere collettivo. Per Giuseppe Mazzucchiello, presidente dell'Associazione Valore Uomo, questo vale ancora di più al giorno d'oggi con IA, senza mai dimenticare che dietro ogni macchina, c'è sempre l'uomo che comunque deve immettere i dati e farla partire."Un po' come un bambino che viene educato, si dice sempre che il primo educatore è la famiglia, quindi la famiglia trasmette i valori. In questo caso potremmo dire che forse chi è preposto a immettere i dati nella macchina è come se fosse la famiglia che educa il bambino. Quindi se chi è preposto rispetta questi principi, non dimentica quali sono i nostri valori fondanti che hanno alla base il fulcro, l'etica, probabilmente ci sono delle elevate probabilità che i diritti della persona vengano rispettati anche nell'era che ormai noi pensiamo che sia il futuro ma possiamo ben dire che ormai è già il presente" ha detto Mazzucchiello.La premiazione si è aperta con l'Inno di Mameli, interpretato dal coro dell'Istituto Comprensivo "Virgilio" di Roma. Tra i premiati di questa edizione, Padre Paolo Benanti, Professore alla Pontificia Università Gregoriana e presidente della Commissione sull'IA per l'Informazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri: "In una stagione in cui abbiamo sviluppato delle macchine che decidono grazie al valore numerico dei dati, dobbiamo ricordarci che ciò che veramente conta ha un valore che non è numerico ma è etico; ricordarci che c'è una differenza tra valori e che non tutto è uguale, penso sia il migliore augurio per costruire una società in cui uomo e macchina possa coesistere in maniera pacifica" ha affermato Padre Paolo Benant.Premiati per il loro impegno nel mettere il progresso a beneficio dell'umanità e dei suoi valori, tra gli altri, il Corpo delle Capitanerie di Porto - Guardia Costiera, nella persona dell'Ammiraglio Ispettore Capo Nicola Carlone, la Prof.ssa Antonella Polimeni, Rettrice de La Sapienza, Armando e Pasquale Marinelli, dell'omonima Fonderia che da anni realizzano le campane Pontificie con la loro "Intelligenza Artigiana" e il Presidente Aggiunto della Corte dei Conti, Tommaso Miele, che ha commentato: "Io sono un magistrato, quindi anche nella mia attività istituzionale quotidianamente ho sempre cercato di portare grande attenzione, grande rispetto alla tutela delle garanzie, alla tutela dei diritti della persona, alla tutela della dignità della persona. Occorre darsi delle regole e occorre soprattutto governare l'intelligenza artificiale e non essere governati, perché altrimenti subiremo effetti negativi dall'utilizzo dell'intelligenza artificiale. Questo è il nostro impegno istituzionale e per questo motivo mi inorgoglisce ricevere questo premio oggi, visto che il mio impegno è in questa direzione, ricevere questo premio oggi".Annunciato anche un nuovo riconoscimento che sarà assegnato dalla VI edizione del Premio Valore per ricordare l'oncologo Giovanni Scambia, scomparso di recente, tra i massimi specialisti mondiali in Ginecologia Oncologica.