Le dichiarazioni di Carlo Napoli, ricercatore senior di Enel Foundation, ad Affaritaliani.it
“Lavoriamo con Luiss a questa ricerca da due anni e abbiamo ancora un altro anno di lavoro davanti a noi. Abbiamo ottenuto dei risultati interessanti da condividere con le imprese - ha dichiarato Carlo Napoli, ricercatore senior di Enel Foundation -. Ci siamo chiesti come mai alcune imprese italiane brillano nell’innovazione, e quindi sono leader dei loro rispettivi mercati, ma l’Italia negli indici di innovazione globali poi non figura bene. C’è un’anomalia. Quindi volevamo capire chi fa bene questo mestiere di innovazione con dei buoni risultati come fa a farlo e provare a dare un’indicazione specifica alle imprese su quali fossero gli elementi specifici da migliorare per ottenere risultati. Con Cotec c’è sembrata un’unione perfetta e abbiamo trovato che questa fosse un’occasione preziosissima per raccontare questo alla platea più ampia possibile e dare accesso a questi risultati. Noi di Fondazione Enel abbiamo questa missione, facciamo studi, ricerca, formazione, proprio per facilitare la transizione energetica e la transizione in generale verso un sistema economico più sostenibile. Per far questo l’innovazione è chiaramente un elemento fondamentale”.
“Questo studio sull’Open Innovation è molto importante - ha continuato Napoli -, perché ci da delle indicazioni precise su degli elementi chiaramente identificabili che conducono a risultati eccellenti in termini economici. Noi di Fondazione Enel facciamo un po’ da ponte tra il mondo accademico e il mondo dell’editoria. In questo caso specifico la cosa è evidente, perché l’obiettivo della ricerca è proprio capire in maniera estremamente precisa quali sono le pratiche sia di innovazione che di pratiche di gestione e di organizzazione dell’azienda e di gestione delle risorse umane producono i loro effetti dal punto di vista economico. Questo è importante perché sia in un sistema economico ma in particolare in un sistema che adotta l’Open Innovation, un ecosistema prospero è fondamentale. Ed è fondamentale capire quali sono le pratiche che un’azienda deve mettere in atto per poter avere dei buoni risultati. La ricerca è ancora in corso, siamo al secondo anno di tre anni di ricerca e abbiamo già trovato delle cose interessanti. La più interessante è che abbiamo scoperto in maniera quantitativa e analitica, analizzando un campione di più di 200 aziende italiane, che le imprese che fanno Open Innovation e allo stesso tempo adottano delle pratiche virtuose di gestione delle risorse umane, hanno di gran lunga risultati migliori rispetto agli altri. Emerge molto chiaramente che fare innovazione, e in particolare Open Innovation, non è soltanto organizzarsi in modo opportuno, ma significa anche e soprattutto gestire in maniera attenta la risorsa più importante di un’azienda, che sono le persone”.