“Il fatto di poter lavorare tra privato e pubblica amministrazione ha generato qualcosa di veramente positivo” ha dichiarato ad Affaritaliani.it l’architetto Renato Ferrari dello STUDIO FZ MILANO, che ha curato la progettazione dell'immobile. “L’edificio ha una pianta quadrata costituita da quattro lati, con corridoi centrali e uffici chiusi, perché durante il Covid si è tesi verso questa soluzione. Otto piani fuori terra con alcune particolarità, un terrazzo con una pista da running per poter avere degli spazi di diversivo per i lavoratori. L’edificio è costituito poi da dei nodi con diverse terrazze che permettono sia di prendere una boccata d’aria durante i break lavorativi sia di avere spazi per socializzare perché non fosse un edificio dedicato esclusivamente al lavoro. L’edificio - ha aggiunto- ha una grossa componente di eco-sostenibilità, l’involucro è altamente performante e, nonostante abbiamo delle facciate continue che hanno permesso di generare un rapporto tra l’interno e l’esterno molto gradevole, abbiamo anche pannelli solari in copertura ed un tetto verde. Questo polo nuovo induce l’intorno ad una riqualificazione tale per cui anche le proprietà dei fondi immobiliari e altre società proprietarie di immobili adiacenti hanno deciso di fare investimenti di riqualificazione, con un beneficio diretto sull’intero quartiere. Aggiungo che negli auspici della pubblica amministrazione c’era anche quello di riqualificare gli spazi pubblici, quindi le strade che sono attorno e il mercato coperto adiacente, per portare anche nuovi servizi per gli addetti. Credo che questo obiettivo si perseguirà velocemente. Si annuncia anche un altro ampliamento - ha concluso - per cui si sta dialogando con l’amministrazione comunale. Ritengo che veramente tutta l’area di Corvetto sarà assoggettata a questa riqualificazione. Tutto rimane sotto l’egida della rigenerazione urbana”.