Motori

Dacia: 24 ore per realizzare il successo industriale

La Marca è riuscita a integrare la nuova visual identity contemporaneamente su tutti i modelli, nei tre stabilimenti di Pitesti, Tangeri e Casablanca.

3.100 veicoli al giorno! Una sfida industriale spropositata che Dacia ha potuto cogliere grazie alla sua agilità, mantenendo il massimo livello di qualità sui veicoli.

Per riuscirci, sono stati necessari rigorosissimi preparativi a monte per più di un anno e il coordinamento di tutte le attività.

Scopriamo questa trasformazione con Christophe Dridi, Direttore Industriale di Dacia.   

La produzione di un veicolo richiede un processo al tempo stesso completo e complesso. Dacia è riuscita ad applicare contemporaneamente la nuova visual identity su tutta la sua gamma: un vero e proprio exploit industriale, realizzato in tempi record e nello stesso momento in tre stabilimenti diversi: Pitesti in Romania e Casablanca e Tangeri in Marocco. Questo ha permesso di soddisfare l’obiettivo ambizioso della Marca di realizzare una svolta in termini di immagine, con una nuova identità in grado di riflettere gli impegni per il futuro e in linea con i suoi valori. La strategia della New Brand Identity è solo il primo passo compiuto da Dacia nell’ambito della Renaulution. Sono state affrontate grandi sfide, dalla logistica dei componenti fino alla rete commerciale, passando per la formazione dei dipendenti.   

 

Per capire come, un bel lunedì mattina, la Marca sia riuscita a far uscire dalla catena di produzione tutti i veicoli con - tra le altre cose - il nuovo emblema Dacia Link sulla calandra, mentre solo 24 ore prima venivano ancora prodotte le “vecchie versioni”, ci immergiamo tra le quinte di questo exploit, negli stabilimenti Dacia dove l’impossibile diventa possibile.

«Pensiamo che riuscire a lanciare la nuova identità su tutta la gamma, in tre stabilimenti contemporaneamente, sia una novità assoluta per l’industria automotive. Questo dimostra tutta la flessibilità e l’agilità di Dacia.» Christophe Dridi, Direttore Industriale di Dacia