Roma, 19 ott. (askanews) - E' la corsa su strada più lunga del mondo ed è anche un po' bizzarra: 3.100 miglia, quasi 5.000 km, attorno allo stesso isolato di New York, per 5.649 volte. I partecipanti corrono ogni giorno per quasi due mesi. Le sfide più grandi, dicono, sono la monotonia e l'impatto del correre sul cemento sul fisico.A vincere quest'anno la 25esima Annual Sri Chinmoy Self-Transcendence 3100 Mile Race è stato Andrea Marcato, un italiano: ha completato la gara in meno di 43 giorni con una media di più di 72 miglia al giorno. Ha consumato circa 16 paia di scarpe."Devi imparare che ogni giorno sarà lo stesso giro e così via. Per fortuna cambiamo direzione ogni giorno, quindi è un bene per il corpo, per mantenere un certo equilibrio. Ma la sfida principale è che la mente pensa sempre 'domani voglio finire', ma sei un po' perso nel mare, devi accettare che andrà avanti così".Ci vogliono davvero volontà e resistenza spiega Sahishnu Szczesiul, direttore di gara: "E' una prova di resistenza, forza, determinazione interiore e talento per fare il giro di questo blocco di 883 metri, per un totale di 5.649 volte entro il tempo limite di 52 giorni".Corrono, camminano e un po' si trascinano tra le 6 e mezzanotte, mangiando man mano durante la giornata cibo che gli offrono volontari lungo il percorso, devono compensare le 10.000 calorie stimate che si bruciano durante ogni sessione.La corsa è stata fondata nel '97 dal leader spirituale indiano Sri Chinmoy, che ha vissuto a New York prima della sua morte nel 2007. Sosteneva l'"autotrascendenza" usando la spiritualità per andare oltre i limiti di ciò che un individuo pensa di poter raggiungere. I corridori della 25esima edizione hanno detto che raggiungere uno stato meditativo è la chiave per completare la gara. Ma farlo mentre si corre, non è cosa facile. In questi anni solo in 49 hanno completato le 3.100 miglia.