Milano, 8 feb. (askanews) - Il satellite CHEOPS dell'Agenzia spaziale europea (Esa) ha scoperto un misterioso anello di materia intorno al pianeta nano Quaoar, ai confini del nostro Sistema solare. Misterioso perché quell'anello non è dove dovrebbe essere.Nel senso che si trova a una distanza ritenuta impossibile, tra 5 e 7 volte il raggio del piccolo pianeta, praticamente il doppio di quanto stabilito dal cosiddetto "limite di Roche", cioé il confine ideale al di sotto del quale la materia si sgretola vittima delle forze di marea gravitazionale formando, appunto, degli anelli e al di sopra del quale, invece, si addensa formando delle lune come Weywot, la piccola luna di Quaoar, che si vede in questa rappresentazione artistica.E il mistero che lascia stupiti gli scienziati è proprio questo: perché, a una tale distanza, il materiale anziché addensarsi ha formato un anello?La scoperta è stata pubblicata sulla rivista Nature e ad arrovellarsi il cervello, nel team di studio guidato dall'Università Federale di Rio de Janeiro, in Brasile, ci sono anche anche due ricercatori italiani, dell'INAF (Istituto nazionale di astrofisica).Lanciato nel dicembre 2019, CHEOPS ha lo scopo di scoprire e caratterizzare nuovi esopianeti ma ha fatto la sua scoperta su Quaoar durante una "pausa di lavoro".La missione è caratterizzata da una importante partecipazione italiana grazie, appunto, all'Inaf, all'Agenzia Spaziale Italiana (Asi) e all'industria aerospaziale nazionale.Il telescopio del satellite con il suo complesso sistema ottico basato su specchi asferici, infatti, è stato progettato e costruito da Leonardo a Campi Bisenzio (Firenze) su specifiche dell'Asi, dell'Inaf e dell'Università di Berna.