Roma, 8 nov. (askanews) - Il teatro di Mattia Torre arriva dal 19 novembre, per cinque sabati consecutivi, su Rai 3 con "Sei pezzi facili", le sue opere più famose, con la regia televisiva di Paolo Sorrentino. Da quando l'autore, sceneggiatore, regista è scomparso, tre anni fa, i suoi amici e attori, primo fra tutti Valerio Mastandrea, hanno continuato a tenere viva la sua produzione e a celebrare il suo genio. Carlo De Ruggieri e Mastandrea spiegano:"Questa cosa parte da una volontà forte di Francesca, la moglie di Mattia, e quindi ha un'origine sentimentale, diciamo". "Che poi gli spettacoli di Mattia, i suoi testi, anche i film, non credo che abbiano un grande bisogno di essere sostenuti, costantemente, quotidianamente, questa è un'esperienza a sé, unica, che spero rimanga come pietra miliare del suo lavoro. Però, insomma la forza delle cose di Mattia, anche quando noi saremo anziani e non riusciremo più a fare.. non riusciremo più a parlare, e a stare in scena, credo che riusciranno a stare.. Sono talmente moderni, costantemente moderni, perché ogni tema trattato è trattato in maniera talmente originale che rimane".Sorrentino ha ripreso in scena gli spettacoli: su Rai 3 il 19 novembre ci sarà Mastandrea con "Migliore", mentre nelle settimane successive vedremo Geppi Cucciari in "Perfetta", Valerio Aprea e Paolo Calabresi in "Qui e ora", Giordano Agrusta, Massimo De Lorenzo, Cristina Pellegrino, Carlo De Ruggieri in "456", e ancora Valerio Aprea in "In mezzo al mare" e "Gola"."La cifra di Mattia è originale e farà divertire sempre per la sua originalità"."Lui va dentro la condizione umana in maniera molto molto profonda, perché parla anche di sé. Sono forti le cose che ha fatto, e le cose forti restano".