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CONSULTA E PENSIONI, CULTURA MENEGHINA, GENITORI E FIGLI LGBT+

prof. Michele Poerio, presidente di FEDERSPEV  e una sua valente collaboratrice

Domanda; ci sono dei passi avanti per la tutela delle pensioni in Unione europea e in Italia? Lucio Faccheri
Risposta:
sì. In particolare è molto attiva la Federspev  sia a livello italiano che europeo per la tutela delle pensioni. Il prof. Michele Poerio, Presidente nazionale Federspev e Segretario Generale Confedir  e il dott. S. Biasioli, Segretario nazionale FEDER.S.P.e V e Consigliere CNEL spiegano:”Finalmente, dopo tanti “rigetti” da parte delle Corti dei Conti regionali adite dai nostri associati pensionati (Venezia, Trieste, Bolzano, Brescia, Roma, ecc.), la Corte dei Conti Sezione giurisdizionale per la Regione Toscana ha pronunciato la Ordinanza n. 33/2024, a firma Dott.ssa Khelena Nikifarava, in qualità di Giudice unico delle pensioni, in cui, a seguito del ricorso di un  Preside in pensione che lamentava i ripetuti tagli alla rivalutazione delle pensioni in godimento di maggiore importo, dichiara rilevanti e non manifestamente infondate le questioni di legittimità costituzionale dell’art.1, c. 309, della legge 29/12/2022, n.197 (bilancio di previsione 2023), nonché dell’art. 69, c.1,  della legge 23/12/2000, n. 388 (legge finanziaria 2001),  con riferimento principalmente agli artt. della Costituzione vigente nn. 1, 3, 23, 36, primo comma, e 38, secondo comma, e ordina la immediata trasmissione degli atti alla Corte Costituzionale per le decisioni di merito e competenza. Ci auguriamo che altre Corti dei Conti condividano (come ha già fatto la Campania) la stessa posizione. L’Ordinanza anzidetta evidenzia appunto contraddizioni e distonie rispetto al dettato costituzionale, vecchie e nuove, in cui è incorso il legislatore in materia di indicizzazione delle pensioni, tra cui il contrasto tra la manovra 2023 (L. 197/2022), di tipo espansivo con impiego di risorse in deficit, tali da giustificare la sospensione delle regole del Patto di Stabilità UE, e “ l’introduzione delle misure volte a limitare l’adeguamento dei trattamenti pensionistici all’aumento del costo della vita, destinate a penalizzare proprio la categoria più debole - in ragione dell’età – di fronte ai rischi specifici del virus, gravata dal conseguente aumento delle spese per l’attività di prevenzione e cura. Le ripetute de-indicizzazioni hanno prodotto danni strutturali, permanenti e crescenti, alle pensioni medio-alte, infatti l’effetto si cumula nel tempo, visto che anche le indicizzazioni future saranno applicate ad importi ridotti, specie quando i tagli sono insistiti, quasi abitualmente e con accanimento, cosa che la Consulta aveva ammonito ripetutamente Governo e Parlamento dal non continuare a fare;  i titolari di pensioni medio-alte, che hanno avuto di diritto liquidata una pensione di tipo retributivo, si trovano di fatto a godere oggi di una pensione, svilita nella misura, di tipo contributivo, attraverso il subdolo meccanismo della ridotta indicizzazione, senza modifiche ordinamentali e di calcolo della pensione acquisita, decretata, consolidata. Confidiamo nell’intervento della Corte Costituzionale ma anche in una legge di bilancio giusta ed equa che tuteli le persone anziane ed il potere d’acquisto delle loro pensioni”. Su queste problematiche di tutela delle pensioni, di ribadire una separazione tra assistenza e previdenza, una tutela delle pensioni di reversibilità oggi ridotte all'osso, FEDER.S.P.eV., CONFEDIR, APS-LEONIDA, scrivono, sollecitano, promuovono ricorsi da anni, e continueranno a farlo, nella certezza che non ci troviamo di fronte solo a “non manifestamente infondate” questioni di legittimità costituzionale delle disposizioni che attengono alla mancata indicizzazione delle pensioni medio-alte, ma a veri e propri sfregi a principi e valori sacralizzati nella Costituzione vigente della Repubblica. In particolare, al di là della fine qualificazione giuridica, la mancata indicizzazione delle pensioni medio-alte in godimento si configura come una tassazione impropria ed aggiuntiva, una vera “patrimoniale”, senza però avere i requisiti richiesti al prelievo tributario legittimo (art.53 della Cost.), vale a dire la generalità e progressività del prelievo e la proporzionalità dello stesso: si distribuiscono infatti contemporaneamente penalizzazioni o favori, vale la legge del tutto o del nulla.

Domanda: ci sono progetti per tutelare le lingue dialettali in Unione europea? Davide Sarti
Risposta
: sì, ci sono. La Commissione europea è profondamente convinta che l'UE sia caratterizzata dalla sua diversità culturale e linguistica e che le lingue parlate negli Stati membri costituiscano una parte essenziale del patrimonio culturale europeo. L'UE sostiene pertanto il multilinguismo nei propri programmi e nell'ambito dell'attività dei suoi organi. Oltre alle lingue ufficiali, la Commissione europea incentiva progetti di valorizzazione culturale specifica pure per i dialetti. C’è ad esempio anche il progetto Europeo sull'Uguaglianza Linguistica (ELE). Il Label Europeo delle Lingue è un premio che incoraggia lo sviluppo di nuove tecniche e iniziative nel campo dell'apprendimento e dell'insegnamento delle lingue. C’è il progetto “Minoranze linguistiche: unità europea nella diversità” che mira a rimotivare gli alunni ad approfondire le proprie competenze linguistiche. C’è il progetto Grid che ha creato un ecosistema europeo di promozione della lingua che mira a garantire la diversità linguistica dando voce e sostegno alle comunità linguistiche minoritarie. La Giornata Europea delle Lingue è organizzata congiuntamente dal Consiglio d'Europa e dalla Commissione Europea e celebra ogni anno il 26 settembre. Per quanto concerne la valorizzazione dei dialetti ci sono dei progetti cofinanziati dal programma Europa Creativa. Tra le realtà più attive per la valorizzazione del dialetto milanese le segnalo l’Associazione culturale Famiglia Meneghina che ha realizzato e promuove quest’anno un volume celebrativo e una programmazione di eventi per festeggiare i 100 anni di storia della Famiglia Meneghina, una delle realtà più attive e impegnate nella conservazione della storia, dei costumi, della lingua e di tutti gli aspetti della cultura milanese. L’Associazione può vantare un ampio patrimonio di oltre 12.000 libri e manoscritti raccolti nel corso degli anni dalla storica Biblioteca fondata nel 1926, riconosciuta come una delle più specialistiche di Milano.  Nata per la volontà di un gruppo di 29 autentici e illuminati milanesi che il 9 giugno 1924 fondarono il club della Famiglia Meneghina, redigendone lo statuto scritto rigorosamente in milanese (la pergamena originale è tuttora gelosamente custodita). Il presidente attuale, dott. Alessandro Gerli, oltre ad essere un imprenditore di spicco, è un arguto scrittore ed ha scritto di recente un libro intitolato “Fuori dal tempo” e ricorda che :” il Manzoni narrò di brutali iniquità e ingiustizie…è la ragione che deve farsi consapevole della sofferenza e non la parola che pietisce”; e sottolinea che “l’intelligenza artificiale è creata dagli uomini e non sembra essere diversa dai milioni di invenzioni avvenute in millenni con le quali l’uomo ha potenziato le proprie capacità di conoscenza e di azione con le macchine”.. ”è destinata a stravolgere secolari comportamenti operativi del pensiero umano…con questo vi do appuntamento nei prossimi anni con un nuovo libro che si intitolerà ‘L’è minga me’ perché sarà scritto dall’intelligenza artificiale alla quale avrò dato il mio input in milanese e che quindi ‘la farà quel che la vorerà, ma mi ghe sarò pù”.  La Biblioteca, riconosciuta come una delle più specialistiche su Milano, fu costituita nel 1926, due anni dopo la fondazione della Famiglia Meneghina. Inizialmente ad uso esclusivo dei soci fu aperta al pubblico nel 1994.

Domanda: sono un genitore di un figlio Lgbt+  e sono molto preoccupato del clima in Italia, cosa si sta facendo in Unione europea per la non discriminazione e penalizzazione di chi diverso non è, ma è solo autentico nella sua unicità? Rosa Guspirro
Risposta
: certo. La Commissione europea tutela i diritti della comunità LGBT+ e anche cofinanzia progetti sia di associazioni di genitori che di figli Lgbt+. Dopotutto il significato di essere genitori sta proprio nella capacità di avere un dialogo aperto con i propri affetti. “Essere genitori significa dare materialmente alla vita un essere umano ed essere al fianco con responsabilità, è un impegno per la vita. Quando crescono i figli sono una scoperta continua, guardano il mondo con occhi diversi dai tuoi, fanno domande che a volte neanche ti saresti mai posto…e quando ti dicono che sono omosessuali ti aprono un mondo nuovo” dice A.B. Non mettiamo in questo articolo nome e cognome per scelta giornalistica perché, chiariamolo subito, le persone intervistate, ci terrebbero a dare nome e cognome, non si nascondono, anzi. Hanno creato più di una associazione c’è la Tenda di Gionata, la 3volte genitori, la Agedo solo per citarne alcune. Sono associazioni di genitori di figli LGBT+ che sono in ascolto dei propri figli, li amano incondizionatamente. “Non è perché tuo figlio va a letto con un uomo che smetti di volergli bene; non è perché tua figlia va a letto con una donna, che non la stimi più…ascolti e cerchi di capire e la prima cosa che ti chiedi è:’ma come mai io non mi sono accorto di nulla, del suo tormento nel suo crescere, come mai non le o gli sono stata/o/* accanto?” dice F.B. “Mamma non è una scelta, lo capisci? Sono così e basta, l’ho capito crescendo, con quello che sentivo dentro di me” dice G.L. Ecco frasi come queste escono da incontri periodici che vengono organizzati in parrocchie della Milano Sud, ma anche della Milano Nord. I genitori di figli LGBT+ si incontrano, pregano assieme, leggono brani di Vangeli o Bibbia, spiegano la loro esperienza di genitori ad altri parrocchiani. Sono incontri in cui le esperienze personali sono semplici, toccanti, a volte anche con momenti sorridenti. “Mio figlio quando era alle medie mi diceva che avrebbe voluto fare sei figli da grande, e il giorno in cui mi ha detto, a 24 anni, che  era dichiaratamente omosessuale, la prima cosa che mi sono chiesto è stata: ’Non avrò quindi sei nipotini, dovrò accontentarmi dei sei piccoli del mio gatto” dice P.L. Paure, ansie, difficoltà nel parlare di sesso con i propri figli, sono argomenti che accomunano le persone che partecipano agli incontri, alle letture, ai momenti di riflessione comuni. C’è sempre un prete che legge una frase del Vangelo o della Bibbia, c’è sempre un momento di silenzio comune, c’è sempre un momento di imbarazzo o qualche incomprensione iniziale, però alla fine di ciascun incontro il dialogo si apre, le persone sembrano non voler andar via, le domande si affastellano, le mani si stringono e a volte ci sono pure degli abbracci. Intanto si fa cultura, perché poco si sa delle differenze di genere, ci sono tante notizie false, distorte. A volte agli incontri viene uno psicologo, o un pediatra, o una docente, o una giornalista scientifica. I temi sono vari ma tutti ruotano attorno al fulcro del lavorio strenuo e coraggioso di questi genitori: regalano il loro tempo per gli altri e soprattutto per stemperare gli animi, per dire “Ehi, quando discrimini mio figlio, sappi che c’è una famiglia a, suo fianco; quando lo prendi in giro, forse non sai cosa soffre dentro di sé a non poter più fare la comunione o a non avere il coraggio di confessarsi; o la paura che ha nel venire al campus della parrocchia ora che sa di essere ‘diverso’, eppure non è ‘diverso’ ha solo una sessualità diversa e per questo dobbiamo giudicarli o ghettizzarli? Noi genitori ci siamo, siamo qui, siamo seduti in chiesa con te, potrebbe capitare nella tua famiglia e allora? Non ti toglieremo il saluto, non faremo del male a tua figlia, non ci sentiremo meno tranquilli se tuo figlio proseguisse a fare il volontario al campus estivo della parrocchia; rimane una persona di cui fidarsi; rimane la stessa persona di prima, solare, generosa, sensibile”, dice P.V. Gli incontri si sono tenuti anche on line durante la pandemia. “Trovarsi con una figlia preadolescente che mostra un disagio sempre crescente con il proprio corpo e con gli altri, il tutto appesantito dalle chiusure dovute al Covid. Non capire, non sapere come aiutarla, non trovare i supporti specialistici effettivamente utili. E poi capire che solo chiedendo aiuto ad altri genitori puoi trovare alcune risposte è stato importante”, dice E.F.” Nessuno comprende il turbamento, il disagio, la sofferenza che una persona prova quando si scopre ‘diversa’ e un genitore si sente inadeguato e fragile, non sa come poter difendere il proprio figlio/a  dall’ignoranza che c’è attorno alla parola ‘ transizione’, la gente neppure capisce il termine transizione neppure nel settore ambientale, figuriamoci nell’ambito sessuale, in un’Italia bigotta” dice G.A.  con un sorriso un po’ amaro.  “Sei un cristiano LGBT alla ricerca di un prete o di una religiosa con cui poter dialogare o aprirti? Sei un genitore cattolico che ha scoperto che suo figlio o sua figlia è omosessuale o trans e non sa cosa fare? Senti il bisogno di confrontarti con una persona o una coppia cristiana LGBT? Allora contatta il servizio di ascolto “MI FIDO DI TE”, curato dai volontari del Progetto Giovani Cristiani LGBT e dell’associazione La Tenda di Gionata” dice D.M.
Si può scrivere alla email mifidodite@gionata.org per organizzare un colloquio via telefono o una videochiamata con un prete, un religioso o una religiosa, un genitore cattolico con figlio LGBT, una persona o una coppia LGBT o degli animatori, che possono ascoltare ed essere di sostegno e magari diventare tuoi nuovi amici. Agli incontri partecipano giovani, meno giovani, famiglie, single, curiosi, persone che vogliono che questi incontri non si facciano più e hanno il volto dell’indignazione che però a poco a poco cambiano lineamenti, dal digrignare i denti, passano alle lacrime o alle domande più disarmanti come “Ma lei a suo figlio cosa dava da mangiare da piccolo? Ho letto che se si danno troppe banane non fa bene”…siamo alla frutta? Forse, se questo articolo lascerà spazio invece a un “banchetto” di idee, di proposte, ne saremo lieti come redazione visto che il clima sta diventando tossico per queste persone, mentre basta una parola, un sorriso, una stretta di mano, una lettura comune per ritrovarsi e comprende un poco di più come la natura sia sempre stata così, solo che adesso se ne parla, prima neanche si conoscevano le differenze sessuali neanche delle piante o degli animali, eppure facciamo parte di questo mondo così variegato e che tanto necessita di capacità di ascolto e di mediazione culturale condivisa a piccoli passi, come questi passi di questi genitori. “A proposito”, dice O.G. al termine di un incontro,”se volete avere meno zanzare non mandate via i gechi, anche se alcune specie si generano per partenogenesi ovvero le femmine sono capaci di riprodursi senza accoppiarsi con il maschio, saranno comunque  al vostro fianco. E quando comprerete dei fiori per caso vi chiederete se si tratta di produzione di fiori unisessuati su individui di sesso diverso (specie dioiche); o se sono fiori ermafroditi? Proseguirete a vederli come sono ovvero belli nella loro unicità perché diversi? ”. Tra le associazioni attive c’è Il Guado, abbiamo intervistato G.V. che cci ha detto:”All'interno dell'associazione ‘Il Guado’  di Milano, esiste la sezione "Giovani del Guado"(fascia d'età dai 18 ai 40 anni circa) che si ritrova periodicamente per momenti di aggregazione e convivialità, per pranzi o merende, piccole gite, per occasioni di preghiera, meditazione e ascolto della Parola presso la sede del Guado o ospiti di parrocchie della diocesi di Milano, oppure per momenti di riflessione, testimonianza e condivisione con altre realtà dell'associazionismo LGBTQIA+(come ad es. Arcigay, ACET o come il portale Gay Christian Africa). La sezione ‘Giovani del Guado’ si è costituita alla fine del mese di Giugno del 2019 quando ancora avevo 24 anni e inizialmente mi sono accostato a questa realtà con qualche timore, preconcetto e pregiudizio, in parte anche dovuti sicuramente alla mia omofobia interiorizzata, ma col passare del tempo, piano piano, mi sono integrato nel gruppo e sono riuscito a creare un ponte fra la mia parrocchia, san Barnaba in Gratosoglio, e i G.d.g. dando vita anche, nel Dicembre 2020, a un comune servizio unitario alle persone senza fissa dimora della Stazione Centrale”. Per chi volesse saperne di più: Il Guado, associazione e gruppo di riflessione su Fede e diversità di Milano ha questa email: gruppodelguado@gmail.com. A livello europeo ci sono diversi progetti come NELFA che promuove lo scambio di informazioni tra i suoi membri e contribuisce alla creazione e allo sviluppo di associazioni di famiglie LGBTIQ* in Europa; il progetto RAINBOW HAS – “Diritti attraverso alleanze: innovare e fare rete sia nelle case che nelle scuole” che ha sviluppato studi sui bisogni e sulle strategie familiari e ha attivato uno scambio di buone pratiche di sostegno, per allargare il dibattito con le istituzioni, le famiglie LGBT, le famiglie con ragazzi LGBT, le famiglie con bambini e giovani vittime di bullismo trans/omofobico e famiglie eterosessuali, per creare spazi e condizioni per il dialogo o per esercitare pressioni per un cambiamento positivo nella direzione di "rompere il silenzio" sulle questioni LGBT e per formare e sensibilizzare gli adulti soprattutto, ma non solo, nel sistema educativo.



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