Coronavirus

Arcuri: “Da Pfizer -20% di dosi, così vaccinazione ridotta di 1/3"

L’Italia prepara la causa al colosso farmaceutico. "L'Avvocatura generale dello Stato sta istruendo il dossier "

"Dalla Pfizer abbiamo ricevuto il 29% di dosi di vaccino in meno del previsto, la settimana prossima riceveremo il 20% in meno", è quanto ha riferito il commissario straordinario per l'emergenza Covid-19, Domenico Arcuri, nel corso del punto stampa settimanale sulle attivita' di contenimento e contrasto all'epidemia. "Confermo che la prossima settimana distribuiremo il 20% di fiale di Pfizer in meno dopo aver avuto il 29% in meno questa settimana. Sul sistema di rendicontazione della campagna vaccinale in Italia e' visibile sul sito". Lo ha detto il Commissario straordinario all'emergenza coronavirus, Domenico Arcuri, rispondendo poi a una domanda durante il punto stampa settimanale. "L'esperienza di queste settimane ci fa abbandonare gli auspici su quello che accadra' nelle prossime settimane perche' aspettiamo che alle comunicazioni facciano seguito previsioni e a queste facciano seguito le consegne. Purtroppo sono stato costretto nelle ultime due settimane che cosi' non e'", ha aggiunto.

"Dobbiamo aspettare che i vaccini e i vaccinati siano sempre di piu'. C'e' bisogno dei vaccini e accadra' compatibilmente con le dosi a disposizione. La campagna di vaccinazione e' partita a pieno ritmo e proseguita fino alla scorsa settimana con risultati confortanti", ha ribadito il Commissario. "Abbiamo utilizzato sapientemente la gran parte delle dosi consegnate - ha aggiunto - e 18.871 italiani hanno gia' fatto la seconda dose. Purtroppo i ritardi nelle consegne da parte di uno dei due fornitori di vaccini ci ha rallentato. Fino a sabato abbiamo vaccinato in media di 80mila persone al giorno, da sabato sono piu' di un terzo, nella media 28 mila".

La campagna vaccinale "rallenta per mancanza della materia prima", ha sottolineato Arcuri, definendo "unilaterale" la decisione della Pfizer di ridurre il numero delle dosi consegnate: decisione che "ci e' stata comunicata con un preavviso davvero ridotto". "Allo stato attuale noi possiamo fare due cose: continuare a fare il tifo perche' il numero dei vaccini disponibili aumenti, aspettare. La seconda cosa: abbiamo condiviso con Governo e Regioni di valutare la possibilita' di tutelare gli interessi degli italiani nelle sedi giuridiche. Abbiamo interessato l'Avvocatura generale dello Stato che sta istruendo dossier che potranno portare a una serie di iniziative a tutela della campagna di vaccinazione e il potenziale danno seguito dal rallentamento", ha concluso.