Coronavirus
Assembramenti selvaggi in tutta Italia: riunione Conte-capidelegazione
Assembramenti a Milano, Roma, Firenze, Napoli, Padova e in altre piccole o grandi province italiane. Immagini che hanno portato il presidente del Consiglio Conte a riunirsi in serata con i capi delegazione. Il commissario per l’emergenza Domenico Arcuri ha dichiarato “Insopportabili” le scene viste.
Durante la giornata è stata isolata dalla polizia locale di Roma Capitale l'area di Fontana di Trevi, a Roma, a causa di un assembramento esagerato di persone. Secondo quanto si apprende, i vigili procederanno a una graduale riapertura e un contingentamento con modalita' stop and go, procedura in atto anche in altre località del "tridente", al fine di scongiurare la formazione di blocchi di persone incompatibili con l'epidemia da Covid-19.
Il 24, il 25, il 26. Il 30 dicembre, l'ultimo dell'anno, il 1 gennaio e il 6 gennaio. Sono giornate cerchiate di rosso per il governo che oggi si e' riunito per fare una valutazione della situazione epidemiologica. La riunione tra il premier Conte e i capi delegazione si e' aggiornata a domani quando ci sara' un confronto con il Comitato tecnico scientifico che insiste sulla necessita' di stringere ancor piu' le maglie. L'ipotesi alla quale si sta lavorando, secondo quanto si apprende, e' quella di applicare le misure ora in vigore nella zona rossa e in quella arancione anche per le regioni 'gialle' in determinati giorni durante i quali si rischia un maggior assembramento. La valutazione su quali giorni e' ancora da definire. Ma l'obiettivo - spiega una fonte di governo - e' applicare il 'modello Merkel' che ha evocato un lockdown duro presentando misure anti-Covid piu' stringenti.
Sulla linea 'rigorista' soprattutto i ministri Boccia e Franceschini ma anche - secondo quanto si apprende - il premier Conte e le altre forze politiche della maggioranza. La necessita' e' quella di pensare a delle misure contro gli assembramenti. Su proposta del ministro Bonafede, capo delegazione M5s, si e' deciso quindi di fare una riunione con il Cts e la ministra dell'Interno (domani alle ore 10) per sapere qual e' la situazione attuale da un punto di vista di rischio sanitario e se c'e' una preoccupazione relativa al rischio di assembramenti. Per quanto riguarda invece lo stop tra gli spostamenti nei giorni super-festivi si e' deciso - sempre secondo quanto si apprende - di comprendere deroghe ma solo per i piccoli comuni.
"I siti sono pieni dei centri con assembramenti insopportabili. Dobbiamo stare attenti perche' quanto successo questa estate non accada piu'". Lo ha detto il commissario per l'emergenza Covid, Domenico Arcuri, intervistato a 'Che tempo che fa'. "Non fateci vedere piu' foto come quelle di oggi. Sarebbe complicato iniziare la campagna di vaccinazione con un nuovo inasprimento della curva epidemica", ha aggiunto. "Io non voglio considerare una probabilita' la terza ondata, voglio considerarla una possibilita'. Non basta il lavoro che facciamo tutti noi, serve che tutti gli italiani ci diano una mano. Non fateci piu' vedere le immagini di oggi", ha concluso.
Le misure varate dal governo per conternere i contagi da coronavirus "stanno funzionando" e ora bisogna evitare di "disperdere i risultati" abbassando la guardia durante le feste. Per questo il Pd chiede di "valutare nuove misure di contenimento". È quanto emerso oggi nel corso di una riunione dei ministri Pd con i capigruppo di Camera e Senato, il segretario Zingaretti e il vicesegretario Orlando. Stasera alle 19 ci sarà una riunione traConte e i capi delegazione al governo dei partiti su eventuali modifiche alle restrizioni per gli spostamenti.
"Le misure indicate alcune settimane fa dal Governo per contenere la curva della pandemia stanno funzionando. Se la situazione in molte Regioni migliora - si legge in una nota del Pd - è solo grazie a quelle misure di contenimento e a comportamenti coerenti e responsabili. Malgrado questo, il numero delle vittime è drammatico cosi come il numero complessivo dei positivi. Ora bisogna fare di tutto per non disperdere questi risultati e non tornare indietro. Per questo, alla luce di un sicuro aumento del rischio di assembramenti dovuto al periodo delle festività e alle raccomandazioni alla prudenza e responsabilità del comitato scientifico nazionale, occorre valutare l'adozione di nuove misure che garantiscano il contenimento dei contagi".