Coronavirus

Coronavirus, Cts mai così diviso: "Chiudiamo le palestre e non le sale Bingo?"

Anche gli scienziati non sanno bene che fare. Rigoristi contro tolleranti. Testo finale non unitario al governo. Su palestre e piscine i pareri sono discordanti

Coronavirus, Cts mai così diviso: "Chiudiamo le palestre e non le sale Bingo?"

Il Coronavirus destabilizza anche gli scienziati del Cts. I tecnici da cui partono le linee guida in termini sanitari per affrontare la malattia, coloro che indicano la strada al governo, all'improvviso non sanno più che strada percorrere. La discussione sull’opportunità di chiudere palestre e piscine - si legge sul Corriere della Sera - è andata avanti per oltre tre ore e alla fine il Comitato tecnico scientifico si è diviso. Per la prima volta dall’inizio della pandemia, il verbale consegnato al governo dà conto delle diverse posizioni degli esperti. L’argomento era importante, ma non cruciale per la gestione dell’epidemia. E per questo la spaccatura appare il sintomo di un problema più serio: la divisione tra chi vuole massimo rigore e chi ritiene che non sia ancora il momento di fermare le attività.

I toni si alzano, - prosegue il Corriere - la sfida è aperta. «Se chiudiamo le palestre, come facciamo a lasciare aperte le sale Bingo?», chiede Ciciliano. «Dobbiamo togliere le cose non necessarie », replica Ippolito. Si allinea sulla strada della fermezza Sergio Iavicoli, direttore del dipartimento Medicina dell’Inail. Miozzo evidenzia invece come sia stato proprio il Cts a validare i protocolli di sicurezza, sollecita più controlli. Si capisce al termine della riunione che sarà impossibile trovare una posizione univoca e si decide di consegnare al governo l’esatto resoconto di quanto accaduto. Spaccatura anche tra gli scienziati.