Coronavirus
Coronavirus, Galli: "Nuovo Dpcm? E' solo una scommessa, questo è preoccupante"
Il primario del Sacco analizza il difficile momento: "Bisogna intervenire sui mezzi pubblici. Tra 10 giorni sapremo se le misure hanno funzionato o no"
Coronavirus, Galli: "Nuovo Dpcm? E' solo una scommessa, questo è preoccupante"
L'emergenza Coronavirus continua in tutta Italia e le misure messe in atto dal governo potrebbero non bastare. il dubbio lo solleva uno dei massimi esperti, l'infettivologo Massimo Galli, primario dell'ospedale Sacco di Milano. "Stiamo facendo - spiega Galli alla Stampa - una più che discreta scommessa e tra dieci giorni sapremo se l’avremo vinta oppure persa, e questo è molto preoccupante. Potrebbe andare bene, ma anche male. Se la curva non si flettesse ci troveremmo in una situazione difficile da gestire, e già ora in diverse regioni non si scherza checché molti ne dicano. Non ci sono studi su situazioni simili. Qualsiasi cosa dica sarebbe una semplice opinione. Solo il lockdown ha funzionato, il resto è sperimentazione e scopriremo solo vivendo come andrà a finire".
"Trovo - prosegue Galli alla Stampa - sia stato giusto da parte del governo dare un segnale forte e chiaro di stare a casa il più possibile. Questa è la regola che conta per cercare di preservare scuola e lavoro e ristorare il resto, mentre mi pare che si indugi troppo sui dettagli dei decreti. Attenzione però che se Roma discute Sagunto viene conquistata. Sarebbe importante, come auspicato dal penultimo Dpcm, un maggiore contributo locale. Mi sembra per esempio che la situazione di Milano sia peggiore di altre e, senza farsi trascinare dall’emotività, bisognerebbe valutare qualche intervento sui mezzi pubblici. Non bisogna ripetere gli errori estivi, dunque servono molte prudenze e limitazioni ad alcune attività. Anche i contatti con l’estero andrebbero vigilati, perché non siamo un’isola felice separata dal mondo. Sento poi parlare di immunità di gregge, ma senza vaccino è del tutto improbabile».