Coronavirus

Coronavirus, la variante di Napoli arriva dalla Nigeria. Sospetti su Osimhen

Il comunicato dell'Asl: "Individuata in un professionista tornato dall'Africa". Intensificati i controlli sulla squadra del Napoli, dove gioca l'attaccante

Coronavirus, la variante di Napoli arriva dalla Nigeria. Sospetti su Osimhen

Il Coronavirus continua a far paura specie dopo la comparsa delle varianti, destinate a prendere il posto della forma della malattia fin qui conosciuta. Per ora se ne conoscono tre tipi, tutte particolarmente pericolose e anche considerati più letali. Si tratta delle varianti: inglese, sudafricana e brasiliana. Ma ieri a Napoli - si legge sul Corriere della Sera - è stato isolato un nuovo ceppo, fin qui sconosciuto e la provenienza è l'Africa, ma questa volta sarebbe una nuova ulteriore variante, quella nigeriana. Il comunicato dell'Asl ha creato il panico: "Individuata in un professionista tornato dall’Africa". Tra i sospettati è finito il calciatore del Napoli Victor Osimhen, il quale risponde alle caratteristiche descritte dal comunicato, essendo un calciatore professionista ed essendo tornato dalla Nigeria recentemente, dove ha contratto il Coronavirus.

Il giocatore - prosegue il Corriere - si è ritrovato, suo malgrado, al centro di un giallo- Covid e come nei migliori romanzi sospettato di essere lui il portatore della rara variante africana del virus. Nulla di compromettente, il giocatore sta bene e si è ripreso perfettamente dall’infezione che aveva contratto il primo gennaio scorso, di ritorno da un viaggio in Nigeria e stasera è pronto a scendere in campo nella partita di Europa League contro il Granada. Se sia o meno suo il virus sequenziato dall’Università Federico II e dall’Istituto dei Tumori Pascale, è il particolare che fa la grande differenza, soprattutto per il prosieguo della ricerca scientifica. Subito è arrivata la smentita dell’azienda ospedaliera. «Escludiamo categoricamente che il campione appartenga al calciatore del Napoli», è scritto nella nota dell’Università. Più cauta invece la replica del dipartimento di biologia cellulare del Pascale: «Non conosciamo le generalità della provetta analizzata, non smentiamo, né confermiamo che si tratti di Osimhen».