Coronavirus
Covid, "da Speranza soluzione magica. A gennaio non mi vaccino. Sicuro"
Covid e vaccino, intervista di Affaritaliani.it alla virologa Maria Rita Gismondo
Intervista di Affaritaliani.it a Maria Rita Gismondo, direttrice del laboratorio di microbiologia clinica, virologia e diagnostica delle bioemergenze del Polo Universitario Ospedale Sacco (Milano)
"Vaccino da gennaio e gratis", ha dichiarato oggi il ministro della Salute Roberto Speranza. Tutto risolto? Il Covid-19 sta per essere sconfitto?
"Francamente sono abbastanza stupita e non riesco a commentare queste parole in quanto mi mancano tantissimi elementi. Immagino che il ministro avrà dati solidi per dire queste cose, d'altronde abbiamo letto le raccomandazioni del comitato di bioetica della presidenza del Consiglio che afferma di non avere fretta nella sperimentazione del vaccino, che servono dati precisi, mettendo in guardia da una distribuzione affrettata. Mi auguro che Speranza sia consapevole di che cosa significhi una vaccinazione gestita a livello regionale, che tenga presente che avendo scelto la Pfizer, che oltre ad essere l'azienda più costosa, ma questo è un problema diverso, il vaccino deve essere mantenuto a meno 70 gradi e solo qualche giorno fa molte regioni hanno dichiarato di non avere abbastanza freezer. Mi auguro inoltre che il ministro sia consapevole che la Pfizer afferma che il suo vaccino non previene l'infezione da Covid-19 ma ne attenua i sintomi. Non metto in dubbio le sue parole, ma fatte tutte queste considerazioni quella del ministro della Salute mi sembra una soluzione magica e quindi chapeau".
Il vaccino sarà per tutti?
"Io dico che la categoria sanitaria deve essere la prima, ma l'importante è che impedisca la circolazione del virus. Secondo quanto è stato dichiarato dalla stessa azienda, questo vaccino non sembra garantire questo risultato. Quindi?".
La Gran Bretagna è il primo paese al mondo a dare il via ai vaccini. Come giudica questa scelta, affrettata?
"Abbiamo persone che hanno la responsabilità di compiere scelte e do per scontato che abbiano tenuto conto degli elementi essenziali. Anche in Gran Bretagna c'è un comitato tecnico-scientifico e ci sono esperti che consigliano i politici, penso però che non conosciamo ancora alcuni dati importanti e pertanto rimanere perplessi è lecito".
Informazioni insufficienti dalle case farmaceutiche?
"Solo comunicati stampa abbiamo letto finora, aspettiamo altro. Ben altro".
I tempi sarebbero dovuti essere più lunghi?
"Sicuramente davanti a una pandemia l'accelerazione è giustificata, ma si può andare in quarta o in sesta e si può accelerare viaggiando a 150 km/h o a 300 km/h andando però a sbattere".
Lei farà il vaccino non appena sarà disponibile in Italia?
"Mi vaccinerò sicuramente ma quando ci sarà un vaccino che riterrò sicuro. Assolutamente non a gennaio, a meno che in venti giorni venga fuori il mondo in termini di dati scientifici. Ma dubito fortemente che ciò possa accadere, visto che si parla di sperimentazioni e valutazioni fatte in tre settimane. Gennaio è davvero prematuro".