Affari di Genio

Dalla cattività alla libertà: Genio parte del grande cambiamento

Dal 2020, in pochi mesi, il mondo è cambiato. E i primi a modificarlo sono stati soprattutto i giovani. Più inclini alle novità, si sono tuffati nel futuro con l'audacia della loro spericolata inquietudine.

L'hanno fatto con allegria. E leggerezza.

L'annus horribilis, quello delle bare di Bergamo, delle chiusure, dei lockdown, dei green pass,  ha virtualizzato la vita di tutti gli esseri umani a qualunque latitudine. 

Le consuetudini di ieri sono state modificate,  quindi,  in un nuovo futuro; alterato da una malattia sconosciuta che ha indotto coattamente il mondo a cambiare contro la propria  volontà.   

In poche settimane, rarefattesi le occasioni d'incontro personale a seguito della cattività forzosa provocata dagli interventi amministrativi d'urgenza, il mondo ha imparato a comunicare in modo virtuale usando la tecnologia a disposizione in quel momento. Sono nati gli incontri zoom, quelli streamyard e altre piattaforme ancora hanno connesso le persone nel momento della solitudine più dolorosa.

Ed il mondo è cambiato. O meglio: la percezione del mondo è cambiata, perchè il mondo è rimasto sempre lo stesso.

Quello che c'insegna questa esperienza dolorosa e storica allo stesso modo, è che i cambiamenti avvengono e quando si determinano, sono repentini. Ci attraversano in poco tempo e ci rendono edotti che quello che pensavamo di non poter fare mai, lo stiamo già facendo, superando quelle barriere che non avremmo mai pensato si sarebbero potute erigere. 

Il cambiamento avviene così.

Nell'azienda Genio in 21 giorni, non è infrequente incontrare queste condizioni. Un gruppo di studenti, uno scetticismo iniziale, un successivo timore di non riuscire e poi - improvvisa - la scoperta di essere capace di fare quel passo tanto temuto. È l'inizio del nuovo, della fase di passaggio, del salto di qualità quantico, che accompagna lo studente ad una rinnovata coscienza di sè e alla consapevolezza che cambiare si può se lo si vuole davvero: persino se si crede di non volerlo. Il cambiamento arriva lo stesso.

Niente voli pindarici, naturalmente, la scienza si declina attraverso i numeri della ragione e la passione dell'inconscio. Che assume, di volta in volta, vesti ed immagini sconosciute prima: i colori, i disegni, le parole, le note. A ciascuno il suo.  In questo esperanto di lingue, parole e musica si dispiega l'incontro con il nuovo. La forza di generare l'incognito arriva; e l'ignavia di chi, restando solo, si aggrappa al passato nel timore di scoprire l'obsolescenza del proprio essere e la modernità di quello d'altri, viene travolto, dalla forza tracimante del linguaggio e dall'audacia di un intelletto  che ha sempre bisogno di alimentarsi di conoscenza. Genio in 21 giorni rappresenta questo paradigma di curiosità e di volontà del sapere. Lo confermano i dati in crescita dei suoi iscritti, la qualità delle figure professionali che contribuisce a far aumentare.

Lo dicono le ricerche che ha sviluppato in collaborazione con il CNR. Un futuro legato alla cultura è possibile. 

Anzi: è già in essere. 

Max Rigano