Coronavirus

Covid, Sileri: "Terza dose del vaccino? Verosimile, ma servono..."

COVID: SILERI, 'IN ESTATE MASCHERINA NEL TASCHINO MA NON BUTTARLA VIA'

COVID: SILERI, 'TERZA DOSE VACCINO VEROSIMILE MA SERVONO RISULTATI STUDI'

Difficile dare certezze sulla possibilità che sia prevista una terza dose di vaccino anti-Covid per tutti. "E' verosimile, lo dico da medico, anche se attendiamo il risultato degli studi per esserne certi". Lo ha detto sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, a 'The Breakfast Club' su Radio Capital. "Oggi abbiamo dati su vaccini che hanno una storia di 9 mesi, perché sono arrivati a novembre-dicembre - ha sottolineato - Quindi gli studi che noi abbiamo sulla durata della copertura sono questi. Dovremmo aspettare più tempo per sapere se la durata attesa di un anno sarà confermata. O magari più di un anno. In base a questi dati saremmo in grado di dire se serve una terza dose che, magari, potrebbe coprire anche altre varianti", ha concluso Sileri.

COVID: SILERI, 'IN ESTATE MASCHERINA NEL TASCHINO MA NON BUTTARLA VIA'

"Si potrà pensare di togliere l'obbligo di mascherina all'aperto quando metà della popolazione italiana sarà vaccinata. Serve buonsenso: in estate è chiaro che la mascherina all'aperto dove non c'è assembramento si può mettere nel taschino, ma non si può buttare via. C'è ancora l'incognita varianti da considerare". Lo ha detto il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, ospite a 'The Breakfast Club' su Radio Capital. "Guardiamo anche quello che hanno fatto gli atri Paesi. Nel momento in cui avremo una Italia a metà vaccinata - ha sottolineato - è chiaro che la mascherina all'aperto, laddove non c'è assembramento, si può rimettere nel taschino". Non possiamo invece buttarla via perché "c'è un'incognita varianti, come ci insegna il Regno Unito".

COVID: SILERI, 'FINE ESTATE NON SARA' COME L'ANNO SCORSO GRAZIE A VACCINI'

"Il ritorno dalle vacanze estive non potrà essere come lo scorso anno perché abbiamo una variabile che è la vaccinazione". Lo ha detto il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri a 'The Breakfast Club' su Radio Capital. "Al ritorno dal periodo estivo - ha precisato - avremo i tre quarti della popolazione vaccinata: la stragrande maggioranza con la prima e la seconda dose, una piccola quota che ancora sta completando la seconda dose e la popolazione tardo adolescenziale in fase di completamento. Dunque se tutto rimane così, senza nuove varianti che eludono i vaccini, la situazione non potrà essere come quella dello scorso anno perché la popolazione è protetta".

COVID: SILERI, 'VACCINAZIONE NON E' NON SARA' OBBLIGATORIA PER I RAGAZZI'

"La vaccinazione" contro Covid-19 "non è obbligatoria, è fortemente consigliata. E soprattutto è sicura". Un eventuale obbligo vaccinale per l'accesso a scuola "non è né allo studio né un pensiero. La vaccinazione tra i 12 e i 15 anni sarà esattamente come la vaccinazione degli adulti: su base volontaria, fortemente raccomandata". Lo ha detto sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri a 'The Breakfast Club' su Radio Capital, ricordando che "da oggi dovrebbe essere disponibile la vaccinazione tra i 12 e 15 anni, sperando che proprio oggi ci sia l'ok dell'Aifa e non vedo perché non dovrebbe esserci". Il sottosegretario e medico ha precisato che si tratta di "una vaccinazione importante, perché la circolazione del virus nei soggetti più giovani può determinare una persistenza della circolazione e una persistenza del virus stesso". Come vaccini anti Covid disponibili, dunque, "avremo Pfizer tra i 12 e i 15 anni e probabilmente anche altri vaccini. Moderna ha già condotto studi sulla popolazione tra i 12 e 17 anni con risultati analoghi a quelli di Pfizer. Ed è verosimile che, in un prossimo futuro, avremo altri vaccini disponibili".

COVID: SILERI, 'DATI MIGLIORANO E CONTINUERANNO A MIGLIORARE'

"I dati migliorano e continueranno a migliorare. E' possibile che ci sia una circolazione del virus in coloro che non sono vaccinati, ma comunque sono soggetti più giovani e resistono meglio a eventuali infezioni. Poi potrebbe capitare come nel Regno Unito, dove la variante indiana sta determinando un modestissimo - per questo non dobbiamo minimamente preoccuparci - incremento dei contagi. Ma positività non significa malattia". Lo ha detto sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, a 'The Breakfast Club' su Radio Capital. Sileri ha specificato che "qualcuno positivo può esserci anche con la seconda dose di vaccino anti-Covid, ma positività non significa malattia. La vaccinazione garantisce che non ci sia una forma grave della malattia".