Coronavirus

Torino, assembramenti da shopping. Ricorso ai vigilantes nei negozi

Il governatore della regione Piemonte si è scagliato contro la folla che ha riempito le vie del centro città per la riapertura dei negozi dopo un mese

"Quello che è successo ieri a Torino è inaccettabile". Così il presidente del Piemonte, Alberto Cirio, che ai microfoni dell'emittente Radio Veronica One commentando la folla che ieri si è riversata nelle vie del centro città in occasione della prima giornata di riapertura dei negozi dopo quasi un mese di lockdown per l'emergenza Covid fa sapere che in mattinata si riunirà con prefetto e comitato per l'ordine e la sicurezza.

"Ho fatto un'ordinanza precisa per disciplinare i centri commerciali, per la rilevazione della febbre e lo scaglionamento degli ingressi - aggiunge - quindi, dove ho potuto intervenire con ordinanze regionali l'ho fatto, ma quello che ho visto ieri in alcune vie di Torino mi riporta con la mente all'estate e questo non possiamo permettercelo".

"Chiederò al prefetto di Torino interventi rigorosissimi, so che è già stato fatto tanto, che le forze dell'ordine si sono impegnate ma evidentemente non basta", ha concluso Cirio con un richiamo alla responsabilità precisando che "i piemontesi si stanno comportando con grande serietà ma laddove ci sono situazioni che scappano di mano bisogna intervenire subito in maniera radicale e netta".

Si punta a misure organizzative e prescrizioni rigorose per evitare gli assembramenti all’ingresso dei negozi, dove sarà possibile ricorre alla vigilanza privata per evitare gli assembramenti all'ingresso. E' una delle disposizioni concordate dal Comitato provinciale per l'Ordine e la Sicurezza.

Altre misure saranno discusse nel corso di un incontro con le associazioni dei commercianti e i gestori dei principali esercizi commerciali del centro. Saranno inoltre svolti controlli a campione anche nei punti di accesso a Torino per verificare il rispetto delle limitazioni alla mobilità in vigore nella zona arancione, che prevedono, ora,  la possibilità di spostarsi solo all’interno del proprio Comune ma richiedono la sussistenza di comprovati motivi, documentati attraverso l’apposita autocertificazione, per spostarsi con mezzi pubblici o privati in un comune diverso. Proseguiranno poi i controlli già messi in atto da parte delle Forze dell’ordine e della Polizia Municipale, anche con pattuglie a piedi. Infine, verranno sensibilizzati i sindaci del territorio della Città Metropolitana, a cui verrà richiamata anche l’attenzione e la collaborazione al fine di evitare casi di mobilità dai rispettivi territori.