Coronavirus

Covid, variante brasiliana a Varese. Crisanti: "Se più casi subito lockdown"

"E' completamente asintomatico e non mostra nessun disturbo" il primo caso di variante brasiliana di coronavirus Sars-CoV-2 intercettato in Italia. "E' un giovane brasiliano, canta e ascolta musica, si chiede perché debba rimanere ricoverato qui in ospedale a Varese stando bene. Ma noi lo abbiamo ospedalizzato immediatamente appena è stata individuata la variante perché, dal momento che sembrerebbe essere maggiormente diffusiva, vogliamo evitare che si possano innestare dei focolai. E' pertanto super isolato in ospedale, in stanza singola e con precauzioni particolari". A spiegarlo all'Adnkronos Salute è Paolo Grossi, direttore Malattie infettive dell'Asst Sette Laghi. Classe 1987, l'uomo è rientrato in un paese nei dintorni di Varese dopo una permanenza di qualche mese (da novembre) in Brasile per motivi di famiglia. Anche la moglie è risultata debolmente positiva, "con una bassissima carica virale - conferma il primario - ed è stata sottoposta a nuovo tampone per capire se è segno di qualcosa in fase di incubazione o di una coda dell'infezione". Accertamenti ulteriori anche per la figlia della coppia che è risultata negativa al primo tampone. Il 33enne brasiliano "viene visto per ultimo nel giro visite dagli operatori, che sono tenuti a indossare ulteriori protezioni, dei sovracamici oltre a quelli che di norma utilizziamo, proprio per evitare di portare in giro un microrganismo che potrebbe creare qualche problema. La risposta che c'è stata di fronte a questo caso, immediatamente individuato, è stata tempestiva ed efficace per contenerne la diffusione ad altri soggetti".

CORONAVIRUS: CRISANTI, 'SE PIU' CASI VARIANTE BRASILIANA SUBITO LOCKDOWN'

"Il primo caso in Italia di variante brasialiana non vuol dire ancora niente, ma è un segnale del fatto che non siamo difesi dalle varianti di Sars-CoV-2. E visto che sembra da alcuni primi studi che quella BRASILIANA risponda meno al vaccino, se si incominciano a vedere casi dispersi in tutta Italia e qualche cluster bisogna agire con prontezza. Soprattutto se si conferma una minore protezione da parte del vaccino, mi dispiace ma rimane solo un'opzione: bloccare tutto". E' il monito del virologo Andrea Crisanti, direttore del Laboratorio di Microbiologia e Virologia dell'Azienda ospedaliera di Padova e docente di Microbiologia dell'ateneo cittadino, che invita a tenere alto il livello di attenzione. "Se è un caso isolato va bene e rimane tale, ma se si incominciano a vedere più casi e si dovesse vedere che la variante brasiliana è effettivamente resistente al vaccino allora rimane solo un'opzione, ripeto: bloccare tutto per impedire che si diffonda. Significa lockdown duro, non con le zone rosse. Non possiamo permetterci di mandare all'aria il vaccino. Non scherziamo", spiega all'Adnkronos Salute.