Coronavirus

Dpcm, sì al pranzo di Pasqua ma in Regione. Val d'Aosta chiude le seconde case

L'Italia da oggi è rossa-arancione. Possiblie fare attività sportiva uscendo dal proprio Comune

Dpcm, sì al pranzo di Pasqua ma in Regione. Val d'Aosta chiude le seconde case

L'Italia da oggi è in semi lockdown generale. Prove ufficiali della vera chiusura, prevista dal 3 al 5 aprile per le feste di Pasqua. L'emergenza Coronavirus non dà tregua al Paese, il numero dei contagi continua a crescere, ma quello che preoccupa di più sono gli ospedali, con i reparti di terapia intensiva ormai di nuovo ai limiti, come non si vedeva da mesi. Ampiamente superata la soglia critica, più di 3 mila letti sono occupati solo per Covid. Resta drammatico il numero di morti giornalieri. Con tutte queste premesse, il governo Draghi vara il nuovo Dpcm, mezza Italia diventa rossa e l'altra metà arancione, si salva solo la Sardegna, bianca. Le misure più restrittive riguardano le seguenti Regioni: Campania, Emilia- Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Piemonte, Veneto, Toscana, Marche, Trento e Bolzano. Mentre in zona arancione finiscono: Basilicata, Abruzzo, Calabria, Liguria, Molise, Puglia, Sicilia, Umbria e Valle d’Aosta.

Nelle zone arancioni - si legge sul Corriere della Sera - le visite sono consentite una sola volta al giorno, verso una sola abitazione privata abitata dello stesso Comune, tra le 5 e le 22, a un massimo di due persone (i minori di 14 anni non vengono computati)». Se si vive in un Comune che ha fino a 5.000 abitanti ci si può spostare «tra le 5 e le 22 entro 30 km ma senza andare nei capoluoghi di provincia». Nelle zone rosse invece le visite a parenti e amici sono vietate. Il 3, 4 e 5 aprile 2021 tutta Italia sarà zona rossa ma sarà consentito, una sola volta al giorno, spostarsi verso un’altra abitazione privata della stessa Regione, tra le ore 5 e le 22, a un massimo di due persone e con minori di 14 anni, oltre a quelle già conviventi nell’abitazione di destinazione. La Valle d’Aosta ha emesso un’ordinanza che vieta il trasferimento nelle seconde case. In zona rossa, è consentito svolgere l’attività sportiva che comporti uno spostamento (per esempio la corsa o la bicicletta), entrando in un altro Comune, purché tale spostamento resti funzionale unicamente all’attività sportiva.