Coronavirus
Flop iniezioni a Pasqua, solo 92mila dosi.Umbria e Sardegna, appena 53 punture
Il piano di Figliuolo delle 500 mila vaccinazioni al giorno è sempre più lontano. J&J taglia le forniture
Flop iniezioni a Pasqua, solo 92mila dosi.Umbria e Sardegna, appena 53 punture
Il Coronavirus continua a far paura in Italia, ma nonostante le raccomandazioni dei giorni scorsi la vaccinazioni nel giorno di Pasqua hanno fatto registrare uno stop inatteso. Mai numeri così bassi: hanno ricevuto la dose solo 92 mila persone. Meno di un quinto rispetto all'obiettivo fissato dal generale Figliuolo delle 500 mila dosi giornaliere. Nonostante zone rosse, chiusure, divieti, terapie intensive affollate e incertezze varie, - si legge sul Fatto Quotidiano - a Pasqua in tutto il Paese non si è arrivati a 100mila dosi somministrate. Con il record negativo di Umbria e Sardegna, che si sono limitate a vaccinare rispettivamente 14 e 39 persone. La domenica pasquale ha fatto registrare solo 92.734 iniezioni effettuate in Italia. Una settimana prima, il 28 marzo, erano state in totale 159.703, quasi il doppio. In una normale giornata lavorativa di metà settimana, giovedì 1 aprile, si era arrivati a toccare quota 270.329 dosi, tre volte le dosi somministrate a Pasqua.
La giornata di ieri, Pasquetta, è andata un po’ meglio, con circa 125 mila iniezioni effettuate all’aggiornamento delle ore 19, e i dati arrivati a tarda serata che hanno visto la somma avvicinarsi alle quote domenicali standard, seppur ben lontane dai lunedì “feriali”. Oltre alle già citate Umbria e Sardegna - prosegue il Fatto - ha rallentato anche la Lombardia, che ha vaccinato 7.254 persone contro le 19.920 di domenica scorsa e le oltre 40 mila di giovedì. Non bene la Liguria, che scende a 620 dosi somministrate a Pasqua, contro le 1.140 di una settimana prima e le quasi 12 mila di giovedì. A mantenersi sui suoi standard è il Lazio, che ha fatto poco meno delle 18 mila inoculazioni del 28 marzo, anche se ben al di sotto delle 27 mila di giovedì. Determinante sarà l’arrivo del vaccino di Johnson & Johnson, in dose unica e facilmente conservabile. Ma anche qui si rischiano ritardi. Il secondo trimestre prevede la consegna di circa 8 milioni di dosi, ma ad aprile intanto saranno solo 500 mila.