Coronavirus
Gel igienizzante mani: come scegliere quello giusto
Il contatto tra le persone è la prima causa di contagio da Coronavirus. Ecco come ridurre il rischio con il corretto gel igienizzante mani
Gel igienizzante mani: una corretta pulizia delle mani riduce la possibilità di contagio. Ecco come scegliere il prodotto giusto
Ora che la curva dei contagi da Coronavirus è tornata a salire in modo importante e si prospetta un nuovo lockdown, è diventato ancora più importante una corretta igiene per ridurre la possibilità di contrarre il Covid-19. In commercio sono disponibili numerosi gel igienizzante mani ma non tutti sono ugualmente efficicaci nell'eliminare ogni traccia del patogeno.
Gel igienizzante mani: come scegliere quello giusto
Un buon gel igienizzante mani deve avere le seguenti caratteristiche:
- Deve contenere almeno il 60% di alcol per eliminare virus e batteri
- Deve contenere prodotti emolienti per non provocare danni alla pelle
- Deve avere un contenitore maneggevole, in modo da porterlo portare sempre con sé
Il gel igienizzante mani va inoltre utilizzato nel modo giusto. Innanzitutto deve essere applicato sulla pelle asciutta e senza ferite o lesioni. Bisogna inoltre sfegare le mani per almeno 30-40 secondi come se si stesse utilizzando il sapone. Il gel igenizzante deve penetrare bene anche tra le dita, sul dorso della mano e sotto le unghie. Anche i polsi vanno disinfettati.
Come igienizzare casa: i consigli dell'Iss
Oltre alle mani, è importante igienizzare anche tutti gli ambienti domestici per ridurre la possibilità di trasmissione del Coronavirus tra i membri della famiglia. Oggi infatti pare che la forma di contagio più comune avvenga proprio tra le mura domestiche. In questo senso l'Istituto Superiore di Sanità (Iss) ha diffuso i seguenti consigli:
"La stanza dovrebbe essere prima di tutto arieggiata bene in maniera naturale con aria fresca per almeno 1 ora, e successivamente accuratamente pulito con un detergente neutro, seguito dalla disinfezione delle superfici utilizzando un disinfettante efficace contro i virus.
Si consiglia l’uso di attrezzature per la pulizia monouso. Per le pulizie quotidiane delle abitazioni, una particolare attenzione deve essere posta alle superfici toccate più frequentemente (es. porte, maniglie delle porte, finestre, tavoli, interruttori della luce, servizi igienici, rubinetti, lavandini, scrivanie, sedie, telefoni cellulari, tastiera, telecomandi e stampanti).
Utilizzare panni in microfibra inumiditi con acqua e sapone e/o con alcol etilico al 70% V/V o con una soluzione di ipoclorito di sodio diluita allo 0,5% di cloro attivo per i servizi igienici e le altre superfici (es. la candeggina sul mercato è generalmente al 5% o al 10% di contenuto di cloro), e allo 0,1% di cloro attivo per tutte le altre superfici da pulire, tenendo in considerazione la compatibilità con il materiale da detergere, l’uso e l’ambiente. I detergenti a base di cloro non sono utilizzabili su tutti i materiali.
Rispettare i seguenti criteri per la cura della biancheria e delle lenzuola:
- Non agitare le lenzuola e la biancheria durante il cambio.
- Non appoggiare le lenzuola e la biancheria al corpo.
- Trasporto di lenzuola e biancheria da lavare in lavatrice senza deposito intermedio nella stanza. Lavare tutti i tessuti (es. biancheria da letto, tende, ecc.) con un ciclo ad acqua calda a 60°C per almeno 30 minuti con un comune detersivo per il bucato. Se non è possibile utilizzare un ciclo ad acqua calda a causa delle caratteristiche dei tessuti, è necessario aggiungere prodotti chimici specifici per il lavaggio (es. candeggina o prodotti per il bucato contenenti ipoclorito di sodio o prodotti di decontaminazione sviluppati appositamente per l’uso su tessuti).
La persona che pulisce dovrebbe indossare guanti e una maschera chirurgica. L’igiene delle mani deve essere eseguita ogni volta dopo aver rimosso guanti o maschera. I materiali di scarto prodotti durante la pulizia devono essere collocati in un sacchetto separato e ben chiuso, che può essere smaltito come rifiuti indifferenziati".