Coronavirus

Governo, il piano "quarta ondata". Al 10% di intensive misure molto più rigide

L'Esecutivo valuta le prossime mosse. La terza dose obbligatoria per tutti i sanitari e basta prenotazioni negli hub

Governo, 10% di intensive la soglia. Poi scattano provvedimenti severi

La quarta ondata del Coronavirus ormai è realtà in tutta Europa. La variante delta è tornata a contagiare e in maniera pesante e gli ospedali sono tornati ad essere sotto pressione, specie nei reparti di terapia intensiva. Il governo allora valuta le prossime mosse. Quando le regioni - si legge sul Corriere della Sera - supereranno i 50 contagi settimanali su 100 mila abitanti, il 15% delle occupazioni nei reparti ospedalieri ordinari e il 10% in terapia intensiva scatterà il passaggio in fascia gialla. A livello nazionale la soglia di allerta è di 3.000 posti occupati in terapia intensiva che è appunto pari al 10%. Ieri eravamo a 423 persone, quindi ben al di sotto del livello di guardia, ma preoccupa la progressione che negli ultimi giorni ha registrato un incremento tra i 30 e i 40 casi quotidiani e per questo si deve potenziare la campagna vaccinale. Oltre questa soglia potrebbero infatti scattare regole più severe in tutta Italia che riguarderebbero comunque chi non è immunizzato.

Il piano - prosegue il Corriere - è quello di accelerare sui richiami e non arrendersi al rifiuto di chi ha finora deciso di non immunizzarsi. Di fronte a una risalita veloce della curva epidemiologica con i contagi e i ricoveri in aumento e alcune regioni che rischiano di entrare in fascia gialla, il governo spinge sulla campagna vaccinale. E nelle prossime ore potrebbe firmare il provvedimento per rendere obbligatoria per i sanitari anche la terza dose. Il piano del generale Francesco Paolo Figliuolo per chi ha più di 60 anni, si estende dal 1° dicembre anche a chi ha più di 40 anni con le «chiamate attive» delle Asl e soprattutto la possibilità di vaccinarsi senza prenotazione. Ma anche entrando in tutte le strutture e le residenze per anziani o per soggetti con disabilità in modo da ottenere la massima «copertura» nel più breve tempo possibile.

 

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