Coronavirus

Il papà del Bosco Verticale con il Covid.Boeri: "Salvato dall'ossigeno. Paura"

L'architetto di fama internazionale: "Non miglioravo, tanta angoscia". Era stata sua l'idea delle "primule" per i vaccini, poi accantonata

Il papà del Bosco Verticale con il Covid.Boeri: "Salvato dall'ossigeno. Paura"

L'emergenza Coronavirus continua senza sosta. La pandemia avanza, complici anche le varianti. I contagi sono in aumento e preoccupa la situazione negli ospedali, specie nei reparti di terapia intensiva. Ne sa qualcosa l'architetto di fama internazionale Stefano Boeri, il papà del Bosco Verticale a Milano, il doppio palazzo pluripremiato nel mondo, che si è preso il Covid, con la variante inglese in forma piuttosto grave. "Il 25 febbraio ho preso il Coronavirus. La sera prima - spiega Boeri al Corriere della Sera - un amico che avevo frequentato era risultato positivo. Anche se sono sempre stato molto scrupoloso nelle precauzioni, anche di più che scrupoloso, in qualche modo, non so quale, mi sono preso la variante inglese con una forte carica virale. Febbre, tosse, stanchezza progressiva, tanta nausea. Speravo di cavarmela restando a casa, ma peggioravo. L’8 marzo mi sono arreso: pronto soccorso dell’ospedale Niguarda. Ricovero immediato, la malattia stava degenerando in polmonite bilaterale".

"Non mi hanno intubato - prosegue Boeri al Corriere -, solo ossigeno, esami, ossigeno, lastre. Tanta angoscia perché non miglioravo. Ogni organismo reagisce in maniera diversa. Il primario, professor Andrea Bellone, mi spiegava tutto, compreso il fatto che anche i medici non hanno certezze su come può svilupparsi la malattia e che conseguenze può lasciare. Ti senti in balia di qualcosa di incontrollabile. Quando mi misuravano l’ossigenazione del sangue sotto sforzo, non guardavo perché mi spaventava. Poi ho scollinato, l’infezione ha cominciato a cicatrizzare". Boeri è polemico sui criteri scelti per le vaccinazioni. "Non ne faccio una questione di colpe. Credo che sia stato sbagliato, insieme a molte altre cose, il criterio con cui sono state stabilite le categorie da proteggere per prime. Capisco tutte le complessità, mi fido del governo che c’era prima e di quello che c’è adesso. Ma la mia impressione è che alla radice ci sia una visione senz’anima, che non tiene conto del cataclisma che stiamo vivendo e della storia che abbiamo".