Coronavirus

Covid, l'Europa è sotto attacco. In Austria lockdown fino al 18/1

Si punta ad evitare un'ulteriore salita dei contagi post cenoni e abituali festeggiamenti del Natale.

La maggior parte dei Paesi europei si sta muovendo per imporre ulteriori restrizioni in vista delle feste natalizie. La diffusione del virus sembra essere ripresa in tutta la sua brutalità e nel vecchio continente continuano a registrarsi molti morti e contagiati. Austria, Spagna, Polonia, Germania e Paesi Bassi sono  ormai orientati ad una linea dura da seguire per tutto il periodo festivo. 

Guardando alla situazione Europea si delinea un quadro ben preciso che punta ad evitare un'ulteriore salita dei contagi post cenoni e abituali festeggiamenti del Natale.

Austria verso un terzo lockdown

I contagi in Austria continuano a crescere: attualmente le persone positive sono 31.429 mentre quelle che necessitano delle cure ospedaliere sono 3.568 di esse 3.073 ricoverate nei normali reparti e 495 in terapia intensiva. I casi di coronavirus complessivi da inizio pandemia sono 332.532 e 297.424 le guarigioni.

Proprio per questi numeri emerge l'ipotesi di un lockdown duro. In  queste ore è in corso una videoconferenza tra il governo e i leander. Secondo alcune anticipazioni dell'Apa l'Austria il 27 dicembre torna in lockdown totale: negozi, bar e ristoranti chiusi e coprifuoco di 24 ore al giorno. La novità del terzo lockdown è lo screening di massa, in programma il 16 e 17 gennaio. Solo chi avra' un esito negativo potrà  uscire dal 18 gennaio, quando i negozi e ristoranti apriranno. Chi non si sottopone al tampone rapido resta per un' altra settimana in quarantena.

Germania, nuovo boom di contagi

In una sola giornata, in Germania si sono registrati 33.777 contagi e 813 morti. Nonostante mercoledì 16 dicembre sia entrato in vigore un nuovo lockdown 'duro' per cercare di frenare, i risultati ancora non si vedono. Le chiusure serrate saranno in vigore fino al 10 gennaio nei 16 Stati federati. Per tutto il periodo chiudono scuole e asili nido, saloni di bellezza, tatuatori e parrucchieri, come pure tutti i negozi non essenziali, fatta eccezione per farmacie, alimentari e banche. Viene chiesto ai datori di lavoro di mettere i dipendenti in smart working o di interrompere le proprie attività. Bando anche al consumo di alcolici in luoghi pubblici e alla vendita di fuochi di artificio prima del Capodanno. Per Natale non si potranno riunire più di cinque persone.

Spagna, coprifuoco e stop alla mobilità

Sarà stretta anche in Spagna in vista delle festività: il governo ha stabilito che i cenoni dovranno essere per massimo di sei persone e fissato il coprifuoco all’una di notte sia per il 24 che per il 31 dicembre. Stop anche alla mobilità: gli spostamenti tra le regioni saranno limitati dal 23 dicembre fino al 6 gennaio con diverse eccezioni. Ad esempio, si può far rientro al luogo di residenza (cosa che probabilmente accadrà anche in Italia) e ciò consentirà agli studenti di trascorrere il Natale in famiglia, nelle proprie case.

Francia, scatta il 'deconfinement' ma si raccomanda massima attenzione

E' scattato ufficialmente il 'deconfinement', ma le autorità hanno chiesto ai cittadini la massima prudenza nei comportamenti, invitandoli ad “autoconfinarsi” in vista delle festività natalizie e di fine anno se vogliono poterle trascorrere in famiglia senza ammalarsi di Covid-19. Riaprono diverse attività commerciali, sportive e soprattutto culturali, quali musei, teatri, cinema e sale spettacoli, ovviamente nello stretto rispetto del protocollo sanitario. In termini di orari da rispettare, gli spettacoli dovranno terminare alle 21, ora in cui scatterà il nuovo coprifuoco. Niente da fare per bar e ristoranti, considerati ad alto rischio sanitario, chiusi almeno fino al 20 gennaio, e forse anche oltre. Chiusi gli impianti sciistici. Per le scuole, raccomandato di anticipare al 17 dicembre le vacanze.

Olanda, blocco fino al 19 gennaio

Uno dei Paesi meno interventisti durante la prima ondata di Covid-19, ha fatto scattare un blocco rigoroso da oggi fino al 19 gennaio. Nel suo discorso alla nazione il premier, Mark Rutte, ha fatto riferimento ad un lockdown nazionale di cinque settimane, una scelta dura poiché riguarda anche il periodo natalizio. Chiudono battenti centri sportivi, piscine, cinema, musei, parrucchieri, saloni di bellezza e centri estetici. Da oggi, niente più scuola, dall’istruzione primaria fino all’università, misura in vigore fino al 18 gennaio.