Coronavirus
Portuali Trieste, la polizia sgombera il porto. No Green Pass accerchiati
Il leader della protesta Puzzer in lacrime: "Non ritiro le dimissioni". Giornalisti accerchiati e insultati
Trieste, la polizia sgombero il porto. No Green Pass accerchiati
La protesta dei portuali di Trieste contro il Green Pass potrebbe avere le ore contate. La polizia, infatti, ha iniziato a sgomberare il porto, già nelle prime ore della mattinata, sfruttando anche il momento di indecisione e la spaccatura che si è creata tra i lavoratori e il movimento No Green Pass. Cgil, Cisl e Uil chiedono che "si liberi il porto" da chi sta svolgendo il presidio contro il certificato verde in questi giorni. Il leader dei portuali No Green Pass Stefano Puzzer in lacrime: "Non ritiro le dimissioni". Giornalisti accerchiati e insultati. Il sindacato CLPT garantisce che resisterà fino al 20 ottobre e il coordinamento no vax cittadino va oltre, annunciando di voler restare "a oltranza".
Da una parte Stefano Puzzer e la maggioranza dei portuali in sciopero che ne sono stati protagonisti fino a un certo punto, dall'altra il movimento no vax che ha preso sempre più il possesso della piazza anche attraverso il pubblico processo di ieri sera al portavoce, fino alle dimissioni di stamattina. La 'caduta' di Puzzer è stata vertiginosa. A determinarla solo in parte il dissenso interno, fomentato da alcuni portuali che non hanno gradito la decisione di mettere fine al presidio senza un'assemblea. Il colore della piazza, nei giorni scorsi pacifica e anche festosa, è diventato sempre più livido. I giornalisti sono stati accerchiati e insultati in un momento in cui il servizio d'ordine, ben tenuto finora dai portuali, è saltato.