Coronavirus

Siero Astrazeneca, sette morti per trombosi in Gran Bretagna

I casi si sono verificati su 18 milioni di dosi del siero somministrate. Lo ha reso noto oggi la Medicines and Healthcare Products Regulatory Agency (MHRA)

"La raccomandazione complementare della Stiko sulla seconda inoculazione del vaccino  fa chiarezza per i 2,2 milioni di cittadini sotto i 60 anni che hanno ricevuto una prima dose di AstraZeneca", ha aggiunto.      Un'ipotesi, quella del mix di vaccini, che non viene bocciata dagli esperti, ma che anzi, trova possibilisti anche gli immunologi italiani. Secondo Sergio Abrignani, immunologo e membro del Cts (Comitato tecnico scientifico), "e'  una cosa che ha senso, perche'  immunologicamente puo'  funzionare. Da immunologo - continua - sono certo che usare dopo la prima dose con AstraZeneca uno degli altri due vaccini a Rna approvati in Europa per la seconda dose funzionera' , perche'  immunizzano tutti, inducendo una forte risposte immunitaria contro la proteina Spike".

Tuttavia, "le regole europee impongono che prima di iniettare qualsiasi cosa nell'uomo si debba fare uno studio clinico controllato - prosegue Abrignani - e io non so se se i tedeschi ne abbiano fatto uno, perche'  al momento non ci sono dati pubblicati in tal senso".  Possibilista anche l'immunologo Giuseppe Remuzzi, direttore dell'Istituto Mario Negri di Milano, secondo cui l'idea tedesca "non e'  irragionevole" e lo dimostrerebbe il fatto "che nel Regno Unito, gia'  da qualche mese e'  stato avviato uno studio su 800 volontari approvato dal comitato etico e dalle autorita' sanitarie britanniche, che sta studiando proprio questo", continua.

"Stanno cioe'  confrontando gruppi - prosegue Remuzzi - dove ad alcuni viene data la prima dose di vaccino AstraZeneca e la seconda di Pfizer, un altro a cui danno la prima con mezza dose di AstraZeneca e la seconda intera e un altro ancora in cui si danno due mezze dosi". Essendo iniziato da qualche mese, secondo Remuzzi "i risultati dovrebbero arrivare nel giro di pochi mesi. Si tratta di una questione di un certo interesse, perche'  i vaccini ad Rna inducono una risposta anticorpale diversa da quella dei vaccini a vettore virale, e potrebbe quindi anche emergere che i due tipi di vaccino hanno un'azione complementare. Puo'  darsi che magari anche in Germania decidano di procedere in tal senso all'interno di una sperimentazione".