Coronavirus
Vaccino Covid, poi una malattia del sangue. Un morto e 36 casi,racconta il NYT
36 casi di grave malattia del sangue emersa dopo il vaccino, racconta il New York Times. Un collegamento ai vaccini non è ancora certo. Indagini in corso
Riceve la sua prima dose di vaccino anti Covid di Moderna e si risveglia con lividi su braccia, gambe e vesciche che le sanguinano dalla bocca. E’ la vicenda di Luz Legaspi, signora settantaduenne di origini filippine in salute e senza apparenti problemi, raccontata alcuni giorni fa da Denise Grady sul New York Times. Come lei altre persone, in tutto 36, si sono trovate nella medesima condizione, in seguito alla somministrazione di un vaccino anti Covid: avrebbero sviluppato una trombocitopenia immunitaria, una mancanza di piastrine, componente del sangue essenziale per la coagulazione.
E’ la stessa storia che, a gennaio, ha portato alla morte del dottor Gregory Michael, 56 anni, ostetrico di Miami Beach i cui sintomi sono comparsi 3 giorni dopo aver ricevuto il vaccino Pfizer-BioNTech. I trattamenti medici successivi non sono riusciti a ripristinare le sue piastrine e il dottore, dopo 2 settimane in ospedale, è morto per un'emorragia cerebrale.
“Non è ancora chiaro se questa malattia del sangue sia correlata alla somministrazione dei vaccini anti Covid”, scrive il New York Times. Negli Stati Uniti più di 31 milioni di persone hanno ricevuto almeno una dose e 36 casi di trombocitopenia immunitaria, catalogati come eventi avversi, sono stati segnalati al sistema di controllo del governo (il Vaers). I casi riguardano il vaccino Pfizer-BioNTech o Moderna, gli unici due finora autorizzati per uso di emergenza negli Stati Uniti.
La notizia del dottor Gregory Michael era arrivata anche in Italia. Heidi Neckelmann, moglie del medico, in un post su Facebook aveva raccontato come dopo il vaccino il marito si fosse visto spuntare sulla pelle, di mani e piedi, macchie rosse causate da sanguinamento sottocutaneo. Il dottore si era immediatamente recato al Pronto Soccorso ed era stato ricoverato in terapia intensiva. Da un esame del sangue risultava che l’uomo era stato colpito da una trombocitopenia immunitaria acuta. 2 giorni prima dell'intervento che avrebbe potuto salvarlo è morto.
Un altro caso raccontato dal NYT è quello di Sarah C., 48 anni, insegnante ad Arlington, Texas, che ha ricevuto il vaccino Moderna il 3 gennaio scorso. 2 settimane dopo la somministrazione la donna ha iniziato ad avere forti sanguinamenti vaginali, con macchie rosse su polsi e caviglie, causati da emorragie sottocutanee. Dalle analisi è risultato che il suo emocromo indicava zero piastrine, anche se da un’analisi precedente alla vaccinazione i dati del sangue della donna risultavano perfettamente normali. La donna ha descritto l’esperienza come terrificante.
I funzionari della Food and Drug Administration e dei Centers for Disease Control and Prevention informati sugli eventi hanno affermato che stavano esaminando i rapporti, ma che finora i tassi della condizione nelle persone vaccinate non sembravano superiori ai quelli normalmente riscontrati nella popolazione degli Stati Uniti. Nel complesso, i vaccini sono stati indicati come sicuri e non ci sarebbero motivo per non vaccinarsi. Nella sua forma più comune, la trombocitopenia immunitaria è una malattia autoimmune che colpirebbe circa 50.000 persone negli Usa, ma sono dati non ufficiali. La condizione si sviluppa quando il sistema immunitario attacca le piastrine o le cellule che le creano, il tutto per ragioni ancora sconosciute. Così come non è chiaro che relazione possa esistere tra la somministrazione del vaccino anti Covid e la contrazione della malattia. “Ematologi esperti nel trattamento della trombocitopenia immunitaria hanno affermato di sospettare che il vaccino abbia avuto un ruolo”, racconta il NYT. Ma hanno detto che i casi dopo la vaccinazione erano probabilmente estremamente rari, forse risultato di una predisposizione sconosciuta in alcune persone a reagire al vaccino sviluppando una risposta immunitaria che distrugge le loro piastrine. Sono state segnalate reazioni allergiche gravi in numero limitati e curabili, per i regolatori.
A differenza dei vaccini tradizionali, che utilizzano una forma inattiva del virus i nuovi vaccini in oggetto usano la “tecnologia” del Rna messaggero. Con l’iniezione viene introdotto nella cellula un filamento che simula il virus e con istruzioni che “dicono” al Dna della persona di iniziare a produrre anticorpi. Usati solo in casi di malattie gravi, diversi ricercatori hanno sollevato dubbi sulla possibilità che queste "tecnologie" possano far sviluppare malattie autoimmuni anche sul medio e lungo periodo.
Pfizer ha dichiarato: "Prendiamo molto seriamente le segnalazioni di eventi avversi". E ha aggiunto di essere a conoscenza di casi rari di trombocitopenia nei soggetti vaccinati. Moderna ha sostenuto di condividere le informazioni e le problematiche con le autorità.
Quando il caso della signora Legaspi è esploso i medici dell’ospedale di New York City, dove era ricoverata, hanno ordinato alla paziente di non alzarsi nemmeno dal letto senza aiuto, per paura che se fosse caduta e si fosse ferita avrebbe potuto avere un'emorragia celebrale. Dopo diversi trattamenti senza risultato, in cui le piastrine tornavano sempre a zero, con un diverso intervento, consigliato dal dottor James Bussel, ematologo e professore emerito alla Weill Cornell Medicine che ha scritto più di 300 articoli scientifici sul disturbo piastrinico, i valori delle piastrine sono risaliti.