Coronavirus

Vaccino: infarti, trombosi e.. il patologo Bellavite:“Ecco chi corre pericoli”

di Antonio Amorosi

L’esperto Bellavite: “Dobbiamo stare attenti a non fare un discorso Novax ma c’è un pericolo col vaccino fatto così. I medici non ne vengono informati. Zaia...”

Altri problemi da considerare?

Bisogna tener presente che i vaccini spingono sulla crescita delle varianti e letteralmente è un problema che questi vaccini noi li riproponiamo ogni anno. Ma soprattutto quando si vaccinano le persone di una certa età le famiglie devono sapere che c'è un rischio. In più la conoscenza di questo pericolo può mettere in guardia i medici, sia nel prevedere la situazione di persone che potrebbero essere a rischio, cioè ad esempio quelli che hanno delle diatesi coagulative, cioè la tendenza maggiore a formare dei trombi, che dovrebbero stare molto attente nel fare il vaccino, sia per eventuali effetti avversi. Il problema comunque si può presentare anche nelle persone ‘normali’. Quando in ospedale si presenta la persona che ha fatto il vaccino ed ha dei sintomi c’è il rischio che si pensi che siano sintomi come per gli altri vaccini, perché c'è un po' di febbre, un po' di mal di testa o lo shock anafilattico. Ma lo shock anafilattico, si vede anche dai risultati che hanno pubblicato gli inglesi, è una cosa rarissima. La questione, come ho spiegato, è da un’altra parte. Ma l’approccio in questo momento è negare

Notizie più positive?

Sicuramente quella che il governatore del Veneto Zaia ha dichiarato che la Regione farà una ricerca proprio sulle capacità di coagulazione del sangue, confrontando la situazione prima e dopo il vaccino

Cosa pensa dei casi inglesi?

Il Regno Unito ha messo in piedi un sistema di farmacovigilanza molto più efficace del nostro. Questo lo si sapeva già. Hanno investito anche molti soldi con un'azienda fatta apposta per fare l'attività di farmacovigilanza.