Vaccino, oltre 117 mila eventi avversi su 108 mln di dosi in un anno - Affaritaliani.it

Coronavirus

Vaccino, oltre 117 mila eventi avversi su 108 mln di dosi in un anno

Secondo i dati analizzati dall'Agenzia italiana del farmaco gli eventi avversi, dopo un anno di vaccinazione, sono 117.920 su 108 mln di dosi e solo 22 decessi

Vaccino anti-Covid, i dati Aifa dopo un anno di somministrazioni: pochissime reazioni avverse, quasi tutte non gravi. I decessi sono 0,2 ogni milione di dosi iniettate 

Quante sono le reazioni avverse ai vaccini  anti-Covid? E quante di queste non sono gravi? A queste domande ha risposto oggi l'Agenzia italiana del farmaco nel primo Rapporto annuale sulla sicurezza dei vaccini anti-Covid. Lo studio è stato effettuato tenendo conto dei dati rilevati dal periodo 27/12/2020-26/12/2021. 

Su oltre 108,5 milioni di dosi inoculate in Italia in un anno, le segnalazioni di "sospetti eventi avversi" sono state 117.920, mediamente 109 ogni 100 mila dosi, indipendentemente dal tipo di Vaccino e dalla dose. Le segnalazioni riguardano soprattutto il vaccino di Pfizer (68%) - quello più utilizzato - e solo in minor misura AstraZeneca (19,8%), Moderna (10,8%) e J&J (1,4%).

L'83,7% (in tutto 98.717) delle segnalazioni inserite è riferita a eventi non gravi e il 16,2% (19.055) a eventi avversi gravi, indipendentemente dal tipo di vaccino, dalla dose somministrata e dal possibile ruolo causale della vaccinazione.

Vaccino anti-Covid e gli eventi avversi più segnalati: febbre, cefalea, dolori muscolari, brividi nausea

Quali sono stati gli eventi avversi più segnalati dopo la somministrazione del vaccino? Febbre, stanchezza, cefalea, dolori muscolari/articolari, dolore in sede di iniezione, brividi e nausea.

Il tasso di segnalazione di reazioni avverse, si legge nel rapporto, e' maggiore nelle fasce di età comprese tra i 20 e i 60 anni, per poi diminuire nelle fasce d'eta' piu' avanzate e nei giovanissimi, con un tasso di segnalazione mediamente inferiore dopo la 2a dose e ancora piu' basso dopo la 3a dose.

Quanto alla distribuzione per sesso, a fronte di un'esposizione sovrapponibile fra i sessi (52% delle dosi somministrate nel sesso femminile e del 48% nel sesso maschile), il 70% delle segnalazioni riguarda le donne e il 29% gli uomini, indipendentemente dal vaccino e dalla dose somministrata (il sesso non e' riportato nell'1% delle segnalazioni.