Costume
Andrea Scanzi, i genitori fragili non sono stati vaccinati, lui si
Il curioso paradosso del giornalista che negava il virus e si è vaccinato prima dei genitori fragili
“Figlio unico di genitori fragili” ha detto sulla sua pagina FB Andrea Scanzi, il giornalista affezionato agli anelli , quello che tutto conosce e che tutto commenta con la certezza di essere sempre dalla parte del giusto, per motivare il fatto che, pur non essendo una categoria vaccinabile, si è vaccinato in Toscana. “Basta con questo delirio collettivo, continuate a divertirvi, continuate a “scopare”, forza”, diceva all’inizio della pandemia, poi, durante l’evoluzione dei contagi, ha cambiato idea a 360 gradi. Mica ha fatto male ma qualche perplessità sul modus operandi dell'operazione vaccino c’è. Ma nel bel paese tutto è possibile.
Si è vaccinato in Toscana, una regione all’ultimo posto per le dosi inoculate fino ad ora (solo il 27% degli over 80 è stato vaccinato), ma lui è riuscito a farsi vaccinare superando code ( non lui direttamente ma il sistema lo ha messo in condizione di vincere il biglietto della lotteria. Quanti over 80 lo ringrazieranno?
Orbene un cotanto professionista, senza macchia e senza paura, ha raccontato di aver fatto un simile sacrificio soprattutto per salvare una dose e offrendosi, anzi quasi immolandosi, per far cambiare la percezione su AstraZeneca.
Era lì pronto (lo hanno chiamato) proprio nel momento in cui stavano buttandone una e voilà eccolo pronto, a braccio scoperto, a farsi inoculare senza paura alcuna.
Ma perchè scandalizzarci ?
In fondo nell’Italia dei furbetti si vaccinano tutti, a ragione e a torto, da medici a infermieri, da poliziotti a pompieri, da avvocati a giornalisti, da politici (De Luca in primis), fino agli studenti di medicina. Tutti in pole position pronti a vaccinarsi. Tutti, tranne quelli che davvero ne avrebbero bisogno, i senior, divisi per fasce di età.
In fondo ha ragione il Generale Figliuolo quando dice che bisogna non sprecare nemmeno una dose ma, allora, non si creino liste di attesa. E’ difficile pensare che, nei criteri di una lista di attesa, le caratteristiche di un giovane in salute come Andrea Scanzi possano essere inserite.
E come giusto che sia è montata subito sul web l’indignazione contro l’uomo degli anelli, quello senza dubbi e pieno di certezze. Sul suo post si è scatenato uno tsunami: "Iscritto nella lista dei furbi. Lo stesso che parcheggiava il suv sui posti disabili. Avrebbe potuto cedere il posto a qualche over 80, ma è lo stesso che diceva che era solo un influenza...? O è quello che diceva che la mascherina non serviva…?”. Tutti colpi a raffica ad alzo zero.
In fondo anche le lista di attesa, di difficilissimo reperimento ( ma non ad Andrea Scanzi) rispondono ai criteri italici che sono quelli dell’ipocrisia e dei furbetti. Una lista che, dalle parti toscane, sembra essere stata fatta a mano, cartacea, mettendo dentro tutti quelli che quelli che avevano saltato il turno pur essendo “vaccinabili”.
Andrea Scanzi era perfettamente in regola. In fondo, a febbraio, il suo medico curante lo aveva segnalato con la motivazione: vorrebbe rientrare nelle riserve perchè ha due genitori fragili. Tutto giusto, tutto in regola, ma in fondo quanti hanno genitori fragili in Italia? Una valanga.
Meglio chiudere l’argomento ma la risposta sorprendente del giornalista degli anelli è stata immediata e in linea con il personaggio: “Ho rubato il vaccino a Mario Draghi, la polemica sul fatto che mi sono vaccinato è ridicola e vomitevole e gli italiani dovrebbero ringraziarmi per aver fatto Astra Zeneca, volevo dare un segnale agli italiani che dovrebbero invece ringraziarmi”.
No caro Scanzi , lei non ha fatto nulla di illecito ma forse altri, al suo posto, avrebbero regalato ai genitori la sua dose.
Ed allora si, in questo caso, gli italiani l’avrebbero ringraziata e presa come esempio da imitare.