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Borbonese, brand italiano che esce dalla crisi investendo sulle persone

I 100 anni di Borbonese: l'intervista di Affari il presidente Giuseppe Di Nuccio
Il paese Italia, cosi come tanti altri paesi in Europa, si sta rialzando con fatica da dieci anni di pesantissima crisi economica e sociale. Una vera e propria guerra con ' morti e feriti'.
Dai noi questa leggera ripresa sta assumendo caratteristiche particolari.
Si comincia a percepire, anche se non in maniera uniforme, una timida aria nuova (di cui si ha quasi una paura scaramantica), si registra la riconferma di primi dati economici positivi, si evidenzia un ricco fiorire (tutto italiano) di startup innovative e, ultimo ma non ultimo, si nota la ripartenza di aziende fiere della propria italianità.
BORBONESE, UN MARCHIO ITALIANO. IL NUOVO RINASCIMENTO
Insomma sembra di vivere una sorta di nuovo rinascimento che, lentamente, ma con costanza,si sta consolidando.
Certo che, dopo anni di shopping straniero sulle nostre realtà imprenditoriali, vedere un'azienda che non ha accettato compratori, è rimasta in Italia e oggi festeggia i suoi primi cento anni con risultati positivi e strategie di espansione , è davvero una notizia con 'i fiocchi'.
È il caso di Borbonese, marchio storico della pellettiera, fondato a Torino nel 1910, conosciuto per le borse ( sopra tutte la famosa borsa in camoscio 'occhio di pernice'), le collezioni uomo donna, l'arredo e i suoi complementi. Uno stile e una produzione cento per cento italiani con fabbrica a Bologna e show room e negozi a Milano, indiscussa città della moda.
BORBONESE, UN MARCHIO ITALIANO DAL 1910
Il presidente e amministratore delegato, Giuseppe Di Nuccio, ad Affaritaliani, spiega come la svolta dell'azienda che, dopo dieci anni di turbolenza, ha ottenuto un 2016 in crescita e presenti solide prospettive per il 2017, sia davvero un'interessante case history in un panorama imprenditoriale italiano purtroppo ancora debole.
'All'inizio della mia avventura in Borbonese ho incontrato la proprietà- ci racconta il presidente- e si parlò pure dell'opzione vendita del marchio all'estero. Un pensiero subito cancellato perché, dopo un innamoramento professionale, abbiamo insieme deciso di portare avanti la bellissima sfida tutta italiana che ora ci sta dando soddisfazioni'
'Soprattutto nella prima fase della ristrutturazione-conferma Di Nuccio- abbiamo fatto una scelta coraggiosa , anziché tagliare i costi del personale abbiamo rilanciato assumendo il 30% di nuove forze. Assunzioni mirate con professionisti di alto livello nella pelletteria e manager pronti a sostenere il processo di internazionalizzazione'.
Qualche numero di questi risultati?
'Il fatturato del 2016 è in crescita con ricavi per quasi 32 milioni di euro (+12,87%) e un EBIT a 4,348 milioni di euro (+36,34%). E gli investimenti sono rimasti inalterati per supportare un 2017 di espansione'. Puntiamo a raggiungere, nel prossimo quadriennio, i 100 milioni di fatturato'.
BORBONESE UN MARCHIO ITALIANO. VERSO L'ESTERO CON PIÙ OCCUPATI
Quali i prossimi passi?
'In primis vogliamo sviluppare il processo di internazionalizzazione. Abbiamo già realizzato una partnership in Giappone con Sanki, stiamo creando una rete commerciale per l'area di lingua tedesca e per il nord Europa e prevediamo di aprire a Parigi nel 2018.
In Italia vogliamo riqualificare negozi di piazze importanti come Taormina, Cortina, Parma e Riccione. Vogliamo essere più visibili e con un'immagine coerente in ogni location.'Che dire 'good luck' mister president.
Così, anche con questi esempi di imprenditorialità, un mix di professionalità, creatività e coraggio, l'Italia può ripartire.
Il nostro paese deve continuare ad essere forte e leader nel mondo in settori, come quello della pelletteria e della moda.
Comparti che da sempre ci appartengono e ci contraddistinguono a livello internazionale.
Qui, senza se e senza ma, dobbiamo mantenere la leadership, indipendentemente dalla crisi.