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Cdx, pere al vin brulè e spigola al forno: a Villa Grande cambia il menù

Il menù offerto da Berlusconi agli alleati Salvini e Meloni nella nuova residenza di Villa Grande richiama la tradizione del Nord

Cambia la location, cambia il menu. Sulla tavola di Silvio Berlusconi, apprende l'Adnkronos, c'è un nuovo piatto. Anzi, un nuovo dessert: le pere cotte al vin brulè con marmellata.

Raccontano che al pranzo offerto dal Cav agli alleati Matteo Salvini e Giorgia Meloni a 'Villa Grande', la nuova residenza-ufficio dell'ex premier a Roma dopo le dimissioni della sede storica di Fi in via del Plebiscito, sia stato servito questo dolce, tipico della tradizione culinaria nell'Italia settentrionale, preparato artigianalmente scaldando il vino (meglio rosso che bianco), aggiungendo zucchero a piacere e diverse spezie, di base cannella e chiodi di garofano.

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Tra gli azzurri molti ricordano i tempi d'oro del menu tricolore, il trittico di pasta al pomodoro, ai quattro formaggi e al pesto, con immancabile gelato bianco-rosso-verde, cucinato dallo chef Michele a palazzo Grazioli, quando Berlusconi era al governo del Paese, è puntualmente proposto ai leader politici, capi di Stato e di governo, ospiti dell'allora ex premier.

Chissà se la scelta delle pere cotte sia legata a qualche ricordo russo di Berlusconi: qualcuno, infatti, rievoca la foto scattata a Sochi, nel 2012, che ritrae sorridente il Cav insieme a Vladimir Putin e Dmitry Medvedev in tuta da sci mentre sorseggiano proprio del vin brulè dopo uno spuntino nel rifugio.

Per la cronaca, prima delle pere cotte Salvini e Meloni hanno potuto assaggiare riso allo zafferano e spigola al forno.