Chiara Ferragni e l'acqua Evian da 8 euro sold out. Bufera sui social
Chiara Ferragni firma l’acqua Evian in edizione limitata, ed è già tutto esaurito. Ma perché prendersela con lei?
@andrewlorusso
Social in subbuglio, profluvio di proteste ed indignazioni per un globo assetato e la fashion blogger Chiara Ferragni che – firmando una edizione limitata d’acqua Evian – mette sugli scaffali dei supermercati il prodotto a ben 8 euro a bottiglietta.
È uno scandalo, se consideriamo che poi l’Agricoltura è piegata a prezzi irrisori, che l’acqua è un bene prezioso e scarseggia in tante parti del Mondo, e tutto questo diviene un “residuo fisso” elevatissimo di rabbia sui canali web, ilarità, e brucianti sfottò.
Tuttavia imbecille è chi compra. Sorprendono queste polemiche contro gli imprenditori, additati come speculatori, che mettono sul mercato gadget a prezzi esorbitanti per motivazioni magari futili. Il punto è che poi questa merce, e siamo nel pieno del caso, va a ruba e fa sold out.
È più “deviato” chi mette in commercio mele marce, o chi le compra con foga e voglia di spendere anche il triplo rispetto a delle buonissime e succose mele integre? Ruotiamo sempre attorno a questo, la domanda. Ogni anno all’uscita dell’Iphone inizia il tam tam del costo maggiorato, assurdo, gonfiato, poi il telefono va a ruba e sfonda il muro dei milioni di device venduti ogni volta. Quindi la società ha vinto la scommessa.
Se la Ferragni e la Evian avessero imbottigliato questa salata acqua, e la avessero ritrovata a maggese a fare avanti ed indietro nei centri commerciali, allora per la legge della domanda e dell’offerta il prezzo sarebbe crollato, e forse non avrebbero mai più ripetuto l’esperimento.
La vera notizia, il vero scandalo, è che c’è gente disposta a pagare otto euro per una bottiglietta di plastica di acqua, per il solo fatto che vi sia impresso sopra un disegnino. E questo è lo specchio della società. Chissà se fra le “spese morali” del reddito di cittadinanza, verranno bandite le acque-fashion.
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