Costume
Guarcino, ecco come rinasce un suggestivo borgo a misura di giovani e anziani
Da un'idea di un gruppo di professionisti nasce l'idea di ripopolare il territorio di giovani, anziani e botteghe artigianali tra antichi sapori e vivere bene
Nascerà a Guarcino, nel cuore della Ciociaria, il primo borgo a misura di anziano e di giovani ripopolato grazie ad un progetto in linea con quanto disposto dalla disposto dalla Commissione europea. L’intento è non solo quello di invertire il progressivo spopolamento che caratterizza Guarcino, analogamente a quanto accade nella quasi totalità dei borghi italiani, ma anche generare un’economia sostenibile, in grado di sviluppare crescita e favorire un elevato livello di salute psico-fisica dei residenti e delle future generazioni.
Guarcino, in provincia di Frosinone, sorge su un costone dei monti Ernici, strategicamente importante in epoca romana per il passaggio dalla Valle dell’Aniene e la valle del Sacco, ed è nota per le sue acque e per la vicina stazione sciistica di Monte Catino attrezzata con seggiovia molto frequentata dai frusinati.
Il progetto, che è sostenuto dall’amministrazione comunale locale, si chiama “Guarcino 2025. Punta a ripopolare con duecento coppie di pensionati, ottanta studenti universitari, venti tra artigiani e piccoli imprenditori un paese che oggi conta circa 1300 abitanti partendo dalla creazione di nuovi funzioni da condividere. Un’idea venuta ad un cardiologo ospedaliero 73enne originario di Guarcino, Alessandro Boccanelli (nella foto), già presidente della Società italiana di Cardiologia geriatrica, e affiancato da un comitato di medici, architetti, imprenditori e docenti universitari (Partners&Friend), tra i quali anche il rettore dell’Università Unicamillus, Gianni Profita e Attilio Befera, per trent’anni in Efibanca e successivamente direttore dell’Agenzia delle Entrate che contribuiranno con le proprie competenze a concretare il progetto “senza alcuna remunerazione economica”, sostengono i promotori dell’iniziativa.
Secondo il progetto -promosso dallo stesso Boccanelli, presidente dell’organizzazione di volontariato Salute e Società in collaborazione con l’associazione no-profit Thinking Watermill Society di cui è presidente Caterina Luciani- è stato presentato nei mesi scorsi al Festival della Sostenibilità. Per i suoi promotori , a Guarcino dovrebbero trasferirsi entro il 2025 coppie di pensionati, studenti universitari e piccoli imprenditori per dar vita a quello che il professor Boccanelli definisce il “borgo ideale”, il nuovo modello urbano “intelligente”, in grado di investire nelle risorse del territorio con una visione strategica del futuro.
“L’idea contenuta è quella di creare una sorta di alleanza intergenerazionale attraverso il co-housing e la nascita di nuove opportunità di lavoro dove i giovani possano sviluppare attività artigianali e turistiche e gli anziani vivere in un ambiente salubre con servizi messi in comune e un’assistenza continua. Ciò è ancor più vero ai tempi della pandemia Covid, perché bisogna essere distanti ma uniti, come recita un abusato adagio dei giorni nostri e come andiamo predicando da quando è nato questo problema sanitario”, spiega il professore Boccanelli.
Per agevolare il percorso di realizzazione degli obiettivi e delle strategie del progetto, il Comune ha anche delegato un proprio consigliere a seguire l’iter procedurale dell’iniziativa. Lo sottolinea il sindaco, Urbano Restante: “Guarcino potrà diventare un laboratorio di borgo ecosostenibile e costituire un modello di ricerca replicabile in tutti i piccoli Comuni dove è molto alta la fascia di over-65 e dove sono necessari percorsi di rilancio socio-economico e salvaguardia di tutte quelle caratteristiche di convivenza e cultura. Ed è, soprattutto, un’occasione irripetibile per valorizzare il patrimonio immobiliare del territorio e rilanciare percorsi di turismo di vicinato e slow”. Un territorio che offre occasioni di svago per un week end all’insegna della natura e dello sport, come sottolinea Patrizia Verdecchia, della Polizia locale, tra passeggiate lungo i sentieri sul fiume Cosa, discese dalla montagna in bicicletta (freebike) o dal Campo Catino sugli sci. E, poi la gastronomia locale con i sapori locali del vivere bene, come prosciutti ed amaretti, tutti lavorati in maniera artigianale .
Oltre al turismo, la formula del progetto passa anche attraverso l’insediamento di start-up e lavoratori da remoto. “Questo garantisce -ribadisce Boccanelli- una parte della sostenibilità del percorso di valorizzazione del patrimonio immobiliare del territorio per organizzare housing e co-housing per anziani, con servizi centralizzati a loro dedicati, un infermiere di prossimità e percorsi di telemedicina. L’idea del borgo ideale può essere una chiave interessante per lo studio di nuovi modelli urbani, visto che i borghi italiani sono a rischio spopolamento. Noi vogliamo dimostrare che è possibile ripopolarlo portando dai servizi da condividere. La condivisione, inoltre, è una delle chiavi di valorizzazione del senso di comunità che i piccoli Comuni italiani possono aver affievolito a causa del calo demografico, ma che mai hanno perso”.
Il gruppo di esperti di Partners&Friends è già al lavoro con l’emanazione di un bando per una bottega per liutai.