Costume
Il Capodanno del Mugnaio celebra la mietitura del grano 100% italiano
Le testimonianze dei protagonisti d'Oltreoceano agli amministratori del Mulino Caputo, produttori e di Green Farm. Firmato anche un nuovo accordo di filiera
Un Capodanno del Mugnaio insolito quest’anno per l’effetto Covid ma che ha però dato l’occasione al grano dorato del Campo Caputo di Frignano di entrare con la sua bellezza negli schermi di tutto il mondo, facendo toccare quasi con mano la mietitura 2020. E se il primo evento nazionale web, di questa nuova era, quello di fine maggio della “Pizza per l’Estate”, ha letteralmente sbancato per visualizzazioni, questo del Capodanno del Mugnaio si appresta a superare il successo. “Abbiamo trasformato questo evento, che si tiene da sei anni, in un momento corale. Portando le immagini catturate dalle telecamere, grazie a internet, in tutto il mondo. Raccogliendo le testimonianze di molti dei protagonisti racconta l’ad del Mulino di Napoli, Antimo Caputo “abbiamo così condiviso questa magia della trebbiatura, dove la natura ci porta a riflettere, a capire che siamo legati ad essa e ai suoi tempi” .
Ma non solo. A raccontare come hanno reagito in questi ultimi mesi con le loro pizzeria ci sono stati gli interventi di tre grandi nomi internazionali. Pizzaioli che assieme all’uso di prodotti italiani, della farina Mulino Caputo, hanno imparato la tradizione e l’esecuzione della pizza napoletana. Portando dagli Stati Uniti, al Giappone all’Inghilterra le nostre tradizioni. E diventando uomini di successo. Chi vorrà potrà rivederli, il filmato della diretta è alla pagina Facebook (facebook.com/MulinoCaputo/) o al profilo Instagram di Mulino Caputo (instragram.com/mulinocaputo/). Sono intervenuti Jonathan Goldsmith, per Spacca Napoli (Usa); Pasquale Makishima, per Solo Pizza Napoletana (Jap) e James Elliot, per Pizza Pilgrims (Uk).
Quest’anno i campi coltivati a Grano Nostrum, tutti al Sud Italia, sono stati 3200 ettari tra Campania, basso Lazio, Molise, Abruzzo, Basilicata e Puglia) producendo Grani italiani al 100%”. “Il nostro è un impegno che dura un anno e che vede sul campo tutta la filiera: produttori, con Franco D’Amore, la Green Farm (l’azienda di Grottaminarda di cui è capo fila di filiera Michele Meninno, che si occupa di assistenza tecnica all’agricoltura) e il Mulino Caputo. Il lavoro inizia dalla scelta del seme giusto per ogni terreno, alla cura di mese in mese dei campi, per passare poi alla trebbiatura e portando i sacchi al mulino dove si ottiene la farina. E quest’anno dopo il grande successo delle farine di Mulino Caputo tra i consumatori finali, il Grano Nostrum sarà distribuito anche nelle confezioni da 1 kg. “Il nostro processo produttivo riesce a ottimizzare l’antica sapienza contadina grazie al contributo delle tecnologie moderne e ricorrendo anche al supporto delle telecamere satellitari. Grani scelti, come il “Don Carmine”, la tipologia dedicata al nostro presidente”. Il presidente Carmine Caputo che, nel firmare il nuovo accordo di filiera, ha fatto commuovere tutti per la sua umanità. E da qui si intuisce che dietro al Mulino di Caputo non c’è solo professionalità, tecnologia, sapienza, ma anche tanto cuore, e questo fa la differenza. Una differenza che porta a curare la farina con amore, consegnando al consumatore finale un prodotto di alta qualità, certificato e selezionato in base alle differenti esigenze di utilizzo: quelle di panificazione, pizzeria e pasticceria.