Costume

Nielsen certifica Md, niente aumenti dei prezzi durante l'emergenza sanitaria

Eduardo Cagnazzi

Promozioni fino a maggio, nessuna variazione di spesa per i consumatori. Lo conferma il cavaliere Podini in una relazione all'Autorità Garante della Concorrenza

Il cavaliere Patrizio Podini, ottant'anni l'anno scorso e un pezzo di storia nel segmento tricolore del retail, lo aveva promesso fin dall’inizio dell’emergenza che non ci sarebbero stati aumenti di prezzo sui prodotti alimentari nei circa 800 punti vendita distribuiti in Italia. Come non ci sarebbe stata una diminuzione delle promozioni almeno fino a fine maggio. Basta recarsi in un qualsiasi punto vendita della catena per averne conferma. Ora, il dato percentuale relativo alla variazione dei prezzi Md sui prodotti di largo consumo confezionato campeggia nero su bianco nel rapporto che Nielsen ha appena stilato autonomamente: nei mesi di marzo-aprile è stato letteralmente dello 0,0%. Più precisamente -0,1% a gennaio, -1,7% a febbraio, 0,0% a marzo e aprile.

Nessun aumento di prezzo quindi da parte di Md sui prodotti alimentari più venduti nei mesi complicati di marzo-aprile. Questo dato certificato da Nielsen conferma quanto riportato nella relazione che Md -secondo player nel Paese del settore discount- ha inviato il 14 maggio scorso all’Autorità Garante della concorrenza e del mercato, rispondendo a stretto giro alla richiesta di informazioni sull’andamento dei prezzi di vendita al dettaglio di generi alimentari di prima necessità nel periodo dell’emergenza sanitaria. Il cavaliere Podini ha prontamente indicato nella relazione all’Agcm tutti i dati richiesti, dettagliando prezzi, categorie merceologiche e periodi interessati, a conferma che l’azienda ha sempre operato con la massima correttezza nei confronti dei suoi clienti.

Ben venga l’iniziativa dell’Autorità Garante della concorrenza, che a quanto ci risulta ha più le caratteristiche di una raccolta di dati a fini statistici, anche se stupisce non sia stata indirizzata a tutti i player della grande distribuzione italiana”, dichiara Podini. “Spiace però rilevare che l’indagine intrapresa da Agcm si sia tradotta sui media in un’implicita indicazione di colpevolezza della grande distribuzione nel suo complesso, prima di ogni verifica o attesa dei risultati. Atteggiamenti che certamente non fanno bene all’immagine delle aziende che come la nostra operano nella massima correttezza e si vedono già potenzialmente additate al sospetto. E’ auspicabile -aggiunge- che pervengano prima possibile all’Autorità Garante della concorrenza  tutte le risposte della Gdo ancora mancanti all’appello, per fornire ai media e all’opinione pubblica informazioni complete e corrette”. Così conclude Podini che per tutto il periodo dell’emergenza ha guidato saldamente il Gruppo nella direzione di contenere tutti gli aumenti all’origine anche su prodotti nell’area del fresco, della detergenza e dell’ampia categoria delle farine, mantenendo inalterata per quanto possibile anche la pressione promozionale, “consapevole del periodo di difficoltà che ha visto coinvolte ampie fasce della popolazione”.

La scelta rigorosa di prezzi stabili -che prosegue per tutto maggio-  e un atteggiamento improntato alla massima solidarietà si legge chiaramente nella politica adottata, ad esempio, sulle mascherine chirurgiche, un prodotto simbolo dell’emergenza che non è mai mancato nei punti vendita e su Md web store, con il prezzo più competitivo sul mercato.