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Remote working "estremo", la nuova frontiera del lavoro agile. Ecco cos'è

di redazione costume

Ecco cos'è il remote working "estremo", un piano di work life balance premiato internazionalmente

Remote working "estremo", la nuova frontiera dello smart working

Immaginate di scorgere un gruppo di ragazzi in spiaggia intenti a prendere il sole, ad ascoltare musica con le cuffiette e di scorgere appena qualche pc qua e là. Nessuno direbbe che siano colleghi, e invece. Potrebbero essere il team dello Studio Cappello, digital agency padovana di WMR Group, che lancia un progetto sperimentale che mette a disposizione dei propri dipendenti una forma di smart working innovativa: lavorare dove, quando e con chi vogliono per due settimane l’anno. Di tutta risposta i dipendenti hanno deciso in modo compatto di provare l’esperienza di lavorare in team da Tenerife.

Come assicura la People & Culture Manager di WMR Group, Gianna Casarin: “L’importante è avere una connessione internet stabile e perseguire i propri progetti con scrupolo e responsabilità. Se davanti ad una spiaggia, tanto meglio”. Il team, intervistato dopo la vacanza in remote working “estremo” ha riferito: “Abbiamo lavorato una settimana piena in full remote da Tenerife”, raccontano. “Alla settimana di lavoro abbiamo collegato due weekend (prima e dopo) quindi di fatto siamo stati via una decina di giorni.

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Eravamo un gruppo di nove persone, misto maschi e femmine, dai 25 ai 36 anni. Nel gruppo c'erano persone di vari team interni a Wmr Group, non eravamo un gruppo di amici ma colleghi di vari reparti che avevano deciso di condividere l’esperienza del lavoro da remoto. Abbiamo convissuto tutti nello stesso appartamento, con piscina condominiale e a pochi passi dalle spiagge”.

Welfare aziendale, il piano dello Studio Cappello