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Roberto D'Incau, vacanze 2020 le più difficili ed importanti degli ultimi anni

Eduardo Cagnazzi

Chiusi in casa dopo la dura prova del confinamento e lo smart working sono l'occasione per staccare la spina del telefonino e godere un pò di tranquillità.

Stanno per arrivare le vacanze 2020: le più importanti, le più difficili degli ultimi anni. Non abbiamo potuto viaggiare per mesi, siamo stati chiusi in casa, senza stimoli se non quelli che ci arrivavano via Internet (e dai libri ovviamente): non siamo stanchi fisicamente, ma siamo tutti molto stanchi mentalmente. Mai come quest’anno le vacanze sono importanti: una vera “vacatio” dalle preoccupazioni della pandemia e da una iperdigitalizzazione che da un lato ci ha permesso di lavorare comunque, col lavoro agile o con lo smartworking a seconda dei casi, dall’altro ha compresso il nostro Work Life Balance, rendendo le nostre giornate una serie ininterrotta di meeting online senza soluzione di continuità.

 

Cinque consigli per godersi al meglio queste vacanze 2020, che saranno indimenticabili come indimenticabile sarà sicuramente quest’anno.

Rinunciare all’iperdigitalizzazione: indispensabile per poter proseguire l’attività lavorativa durante il lockdown, ha fatto però emergere nuove fonti di stress quali le interminabili call davanti al computer, i meeting online, i rapporti a distanza con i colleghi. Il comparto del digitale, con tutti i suoi vantaggi, deve far riflettere sulla necessità di saper organizzare vita online, perennemente agganciati alla rete, e vita reale, fatta anche di momenti offline, senza l’ansia di un cellulare che squilla o mail da leggere e controllare. Queste vacanze siano l’occasione per passare meno ore possibili al telefono e sui social per godersi appieno la natura, con i suoi ritmi rallentati e le sue bellezze tutte da scoprire.

Allontanare lo “stress management”: Il lockdown, anche per coloro che sono riusciti a gestirlo meglio, ha portato a un peggioramento della qualità del sonno con meno ore di riposo effettivo e una maggiore attività onirica, a causa delle paure e ansie vissute quotidianamente che hanno avuto importanti riflessi sull’inconscio. Obiettivo di questa estate, concedersi un vero relax, fatto di attività coinvolgenti che inducano a riposare i nervi e per qualche settimana facciano tornare ad affiorare l’allegria spensierata tipica del nostro “lato bimbo”. A volte, per ritrovare serenità, è necessario abbandonare i diktat che noi stessi ci imponiamo e che spesso generano stress anche nei momenti di svago e tempo libero.

Non essere “FOMO” dipendenti: “Fear of missing out” conosciuta altrimenti come la paura di non essere connessi e perdersi qualcosa. Guardare il telefono la mattina appena alzati, o la sera prima di andare a dormire per leggere mail e notizie è ormai diventata la quotidianità per la maggior parte delle persone. Una quotidianità che rischia di diventare ossessione e fonte di stress se non si presta la dovuta attenzione. In vacanza è consigliabile darsi un orario per leggere eventuali mail di lavoro e poi dedicare il resto della giornata al riposo.

Family Burnout: il lockdown ha messo a dura prova tutti quei genitori che si sono improvvisamente trovati a dover gestire la loro attività lavorativa da casa e allo stesso tempo compiti e lezioni online dei figli. Alla fine della quarantena spesso sono state le donne a dover restare a casa con i bambini e sono state quindi loro a subire maggiormente il fenomeno del burnout che ha messo in crisi gli equilibri familiari e lo stesso rendimento lavorativo. Queste vacanze possono essere l’occasione per ripensare alla suddivisione dei compiti all’interno dei nuclei familiari e per organizzare in totale calma la ripresa delle attività a settembre, così da trovarsi pronti per svolgere il proprio lavoro senza stress.