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Salone del Mobile - Uffici del futuro: comfort e ispirazione oltre il lavoro

Attilio Lombardi

È in atto una trasformazione nel mondo del lavoro attraverso spazi sempre più innovativi e tecnologi grazie al concetto di Smart Working

È in atto una trasformazione nel mondo del lavoro attraverso spazi sempre più innovativi e tecnologi grazie al concetto di Smart Working

Uffici disegnati su misura in base alle esigenze dei dipendenti per favorire così concentrazione, creatività e comunicazione. È proprio dalle grandi aziende americane che arrivano gli esempi più virtuosi in questo senso. Secondo uno studio condotto dall’Osservatorio Smart Working della School Of Management del Politecnico di Milano, nel 2016 il 30% delle imprese in Italia ha adottato progetti volti a divulgare questo nuovo modello organizzativo. Ed è ciò di cui si occupa l’azienda romana DEC, che opera a livello internazionale, per offrire luoghi di lavoro sempre più confortevoli e al passo con i tempi. Ce ne parla Carlo De Angelis, Amministratore Delegato di DEC, che dal 2002 offre un servizio di consulenza, progettazione e allestimento degli uffici del futuro.

“L’obiettivo è quello di diffondere in Italia il concetto di Smart Working, ovvero un nuovo modo di lavorare con il fine di accrescere la motivazione e la concentrazione dei dipendenti in funzione della produttività dell’azienda. Infatti, offriamo al cliente un servizio di progettazione e consulenza, avvalendoci anche dell’ausilio di psicologi, per conoscere e quindi realizzare al meglio le esigenze del cliente. Non tutti sono pronti al cambiamento strutturale dei propri uffici, soprattutto quando si parla di realtà con un background già consolidato nel tempo. E mi riferisco alle novità in termini di concept di ufficio: open space, tecnologie digitali, scrivanie nomadi, ovvero il dipendente non è più legato al vecchio concetto di utilizzo del proprio desk di lavoro ma avrà postazioni in condivisione e collocate ad hoc. Nulla sarà lasciato al caso: dallo studio dei colori all’illuminazione, dalle toilette all’arredamento pratico dei corridoi.”

Quanto conta essere smart worker per i dipendenti?

“Tantissimo, perché è stato provato che chi lo è ha benefici su carriera, prestazioni lavorative e più in generale, sulla produttività dell’azienda. Tuttavia, In Italia è ancora molto complicato far comprendere alle imprese quanto il cambiamento sia necessario, affinché si attui un miglioramento in termini di competitività e qualità professionale dell’azienda.”

Quindi cosa offrite ai vostri clienti?

“Ci occupiamo del management complessivo del progetto: dalla creazione dei vari spazi operativi, renderizzazione, alla gestione del cantiere, il che include anche una stima dei costi. Il nostro obiettivo è di instaurare con il cliente una relazione di stima e fiducia, così da coordinandoci in base alle sue esigenze.”

Chi si rivolge a voi?

“Tra i nostri clienti più affezionati e con i quali abbiamo realizzato importanti opere, posso citare la Santa Sede, gli Aeroporti di Roma, Pfizer, Enel e il nostro grande progetto di Green Network. Quest’ultimo è stato una vera sfida perché abbiamo effettuato un lavoro di progettazione e riqualificazione degli spazi lavorativi partendo da zero, in base alle necessità del cliente. Seguendo la strada dello Smart Working, laddove c’erano piccoli uffici abbiamo realizzato degli open space, capienza di circa 70 persone, con aree innovative come i ‘pensatoi’. Abbiamo prestato massima attenzione alle finiture, all’acustica e ai colori, utilizzando solo materiali di qualità. Grazie al lavoro di squadra, siamo riusciti a raggiungere l’obiettivo in brevissimo tempo. In tre mesi abbiamo consegnato uffici innovativi ed efficienti, basati sul concetto dell’home-office, ovvero quello di far sentire i dipendenti come se lavorassero nella propria casa.”