Costume
Stellati per la Dad, in cucina da Casolaro Hotellerie Vincenzo Guarino
Per il format creato dall'azienda di forniture alberghiere un successo che va oltre le previsioni. Ai fornelli per gli studenti lo chef Vincenzo Guarino
Un successo che va oltre le aspettative per il format Stellati per la Dad. Dirette Facebook con 10mila visualizzazioni e 1400 commenti in media a puntata, 32 scuole coinvolte finora, in nove regioni Campania, Lazio, Piemonte, Puglia, Sicilia, Basilicata, Calabria, Toscana e Umbria per un totale di oltre 5.300 alunni, cui andranno ad aggiungersi presto altri ancora: sono questi i numeri importanti del primo mese di successo del format ideato e realizzato da Casolaro Hotellerie per tutti gli studenti degli alberghieri alle prese con la didattica a distanza. Nel giorno in cui otto studenti su dieci in Italia sono ufficialmente tornati a studiare in classe da remoto, a causa del passaggio di molte regioni dal giallo e dall’arancione al rosso (scuole chiuse pertanto in sedici regioni su venti), le video lezioni dalla cucina stellata di Casolaro proseguono a gonfie vele con un nuovo visiting, professore d’eccezione lo chef Vincenzo Guarino, stella Michelin, già del Mandarin Oriental sul lago di Como.
Ben due le ricette portate in studio dallo chef nativo di Vico Equense (che ha vissuto però a Torre del Greco), due incontri di sapori, regioni, stagioni e persino continenti: uno scampo alla panzanella, sintesi culinaria delle esperienze maturate in Toscana e dell’amore per le materie prime della sua terra d’origine, in particolare del mare, quello del Golfo di Napoli; e un risotto ai piselli cento giorni con lombo d’agnello marinato, salsa al pecorino semistagionato e una spolverata ai cinque pepi. Se il primo piatto è una lettera d’amore alla Toscana, in cui ha lavorato per anni, che unisce la tradizione semplice e genuina di quella regione con quella della Campania, la seconda creazione è un tributo alla primavera che sta arrivando e in particolare alla Pasqua in tavola, coi profumi dei legumi di stagione, il sapore deciso della carne d’agnello e la polvere di cinque pepi diversi giunti direttamente dall’Asia, ricordo dei viaggi all’estero e dell’esperienza vissuta da Guarino a Hong Kong.
“La mia cucina non conosce confine, oltrepassa spazio e tempo perché è aperta a tutte le suggestioni possibili: memorie, tradizioni e ricordi legati alla mia Terra -ha spiegato Guarino- entrando in sintonia con tutte le sfumature più esotiche e innovative, provenienti dai luoghi che visito per lavoro. Cucinare per me rappresenta una scoperta continua, una magia che prende forma, una passione che non sazia mai”.
L'ispirazione, in fondo, è la sintesi delle esperienze che hai vissuto, assaporato, respirato”. Come quel viaggio sull’aereo di ritorno da Los Angeles in cui gli venne l’idea di un dolce al cioccolato, pistacchio, yogurt di bufala e limone, che prese il nome di “E guardo il mondo da un oblò”, citando il verso di una famosa canzone. “All’estero è sempre difficile integrarti ma se sei una persona volenterosa e vuoi imparare, riesci poi a comunicare e ad apprendere, e anche io ci sono riuscito”, ha confessato ai ragazzi collegati da casa, tutti curiosi a ogni passaggio delle due preparazioni gastronomiche portate in diretta social. “Questo è un lavoro sacrificato, non conosce feste, vacanze, si è sempre al servizio dei commensali, impone disciplina e devozione, ma col giusto team e la collaborazione di tutti -ha ricordato a più riprese agli studenti ‘a distanza’- si possono ottenere risultati eccezionali, raggiungere obiettivi di carriera che riempiono di soddisfazione”.