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Tiffany potenzia la tracciabilità dei diamanti

Da ottobre il gioielliere americano fornirà informazioni non solo sulla provenienza ma anche sulla lavorazione dei propri preziosi

Tiffany renderà noto l’intero percorso di lavorazione dei preziosi

Tiffany potenzia la tracciabilità dei suoi diamanti. A partire da ottobre il marchio di gioielli preziosi, fondato nel 1837 a New York, farà un ulteriore passo in avanti in termini di trasparenza. L’azienda renderà noto, riporta MF Fashion, l’intero percorso di lavorazione dei diamanti approvvigionati di recente e registrati singolarmente (a partire da 0.18 carati).

"Oggi il nostro impegno nella tracciabilità dei diamanti fa un ulteriore passo avanti", ha dichiarato Anisa Kamadoli Costa, chief sustainability officer di Tiffany. "I nostri clienti meritano di sapere che un diamante Tiffany rispetta gli standard più elevati, non solo per quanto riguarda la qualità, ma anche la responsabilità ambientale e sociale. Crediamo che la tracciabilità dei diamanti sia il modo migliore per garantirle entrambe".

"Tiffany si approvvigiona direttamente di diamanti grezzi estratti in modo responsabile"

Le informazioni relative alla regione o al paese d’origine, al luogo in cui ogni diamante è stato tagliato, lucidato, classificato e certificato e poi montato su un gioiello, verranno condivise con i clienti dagli esperti dell’azienda al momento dell’acquisto e saranno inoltre contenute all’interno del Tiffany diamond certificate.

"Raccontare il percorso di lavorazione dei diamanti Tiffany riflette decenni di investimenti nella nostra supply chain", ha affermato Andrew Hart, senior vice president diamond and jewelry supply di Tiffany. "Tra i gioiellieri di lusso Tiffany è l’unico ad approvvigionarsi direttamente di diamanti grezzi estratti in modo responsabile, a lavorare e montare tali diamanti, rispettando i propri standard nei propri laboratori".