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Vino, nel 2021 si beve di più. Chianti a quota 1 mln di bottiglie in più

Vendite del Consorzio cresciute del 4% rispetto allo stesso periodo 2020. Chianti si aggiudica il 32% del totale dell’offerta vitivinicola toscana

Vino: Chianti vende solo nel 1° trimestre un mln bottiglie in più rispetto all'anno Covid

Nel 2021 si consuma più vino, e se già nell'anno del covid il mercato del vino ha subito un'impennata notevole, la curva continua ascendente anche nei primi mesi del nuovo anno. “Lo smart working", sottolineava Coldiretti tirando le somme del 2020, "ha spostato fra le mura domestiche tutti gli intervalli del tradizionale orario di lavoro con la necessità di organizzarsi a casa per i pasti e magari anche per gli aperitivi di fine giornata”, con il risultato di "un +9,4% degli acquisti al dettaglio di vino".

Una ventata di aria fresca in particolare per il Consorzio Vino Chianti. Il primo trimestre dell’anno, infatti, si è chiuso con vendite in crescita del 4% rispetto allo stesso periodo del 2020, che equivale a circa un milione di bottiglie di vino in più. Gli ettolitri Chianti immessi sul mercato, nel periodo compreso tra il 1° gennaio e il 31 marzo, sono stati oltre 186mila rispetto ai quasi 179mila dello scorso anno. Risultati più positivi anche rispetto a quelli pre-Covid del 2019, quando gli ettolitri di Chianti immessi sul mercato rimasero a 182mila.

Il Consorzio Vino Chianti conta 3.000 produttori per 15.500 ettari di vigneto con una produzione annua di circa 800mila ettolitri. Stando al bilancio del primo trimestre del 2021 il Chianti rappresenta il 32% del totale dell’offerta vitivinicola toscana.

Marco Alessandro Bani, direttore del Consorzio, spiega che i dati relativi al primo trimestre fanno ben sperare "anche per il resto dell’anno in corso". "In questi mesi di stallo, come Consorzio non ci siamo mai fermati: abbiamo messo in campo molte attività, sia in Italia che all’estero, per tenere alta l’attenzione sul comparto e mantenere le nostre quote di mercato” racconta. Per il futuro intanto auspica “che si possa ripartire al più presto. Le riaperture delle attività, che si intravedono all’orizzonte nelle ultime dichiarazioni del Governo, potrebbero dare una spinta decisiva alle vendite nel canale Horeca e permetterci di chiudere il 2021 in crescita rispetto al 2020, anno in cui, nonostante la pandemia, abbiamo registrato un aumento delle vendite pari all’1,2%”.