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A Roma la presentazione di "Mediae Terrae", il libro del commissario Castelli
Il volume sarà presentato dall’autore a Roma mercoledì 26 febbraio, alle ore 11.30, presso la Società Dante Alighieri
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Guido Castelli
A Roma la presentazione di Mediae Terrae”, il libro del commissario Castelli
La ricostruzione post sisma 2016-2017, dopo molte false partenze, oggi ha visto un cambio di passo sostanziale. I territori del cratere sono diventati il luogo dove realizzare un modello di rinascita e sviluppo sostenibile: il Laboratorio Appennino centrale.
Questa esperienza è diventata un libro, “Mediae Terrae. Dopo il terremoto: la rinascita dell’Italia centrale oltre la fragilità del territorio”. Un lavoro che nasce dall’esperienza maturata sul campo da Guido Castelli, attuale Commissario alla Ricostruzione sisma 2016.
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Il volume sarà presentato dall’autore a Roma mercoledì 26 febbraio, alle ore 11.30, presso la Società Dante Alighieri (Piazza di Firenze 27). Con il Commissario Guido Castelli interverranno all’incontro Gaetano Manfredi, Presidente dell’Anci e Sindaco di Napoli; Alessandro Canelli, Presidente di IFEL e Sindaco di Novara; Marco Fioravanti, Presidente del Consiglio Nazionale Anci e Sindaco di Ascoli Piceno e Luca Bianchi, Direttore della Svimez. Introduce e modera Pierciro Galeone, Direttore di IFEL.
Sinossi
La ricostruzione dopo il sisma 2016-2017 sta diventando un Laboratorio capace di offrire un percorso di sviluppo e di rinascita a tutto il Centro Italia. Il cantiere più grande d’Europa (8000 km quadrati di superficie, danni per 28 miliardi di euro) propone innovazione, sicurezza e sostenibilità, rilanciando il ruolo e il presidio umano in una delle più vaste “aree interne” del Paese: l’Appennino centrale.
La crisi demografica nei territori “fragili” acuisce i rischi del cambiamento climatico, sottraendo al territorio il presidio umano, l’unico capace di opporsi alle crisi idrogeologiche. Un territorio abbandonato è un pericolo per sé e per le aree vicine, a valle e sui litorali: di fronte alle precipitazioni sempre più devastanti le zone collinari e montane diventano il primo luogo di difesa.
Le attività agro-silvo-pastorali costituiscono la premessa per una attiva mitigazione del cambiamento climatico. E’ quello che si sta progettando e realizzando nel “Laboratorio dell’Appennino centrale”: dove alle ipotesi di sviluppo per rilanciare il ruolo dei borghi italiani, si aggiunge la rigenerazione economica e sociale, che va dalla ripresa dell’agricoltura alla nuova evoluzione della rivoluzione digitale.
In nove capitoli (nel libro “Mediae Terrae”, Giubilei editore) il Commissario alla ricostruzione e alla rigenerazione post sisma 2016, Guido Castelli, traccia le linee per rifondare un Appennino contemporaneo, ricco di arte e cultura millennaria e aperto alle nuove reti, fisiche e digitali. Una terra di mezzo, tra passato e futuro.