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Cronache
E' morto Joseph Ratzinger, Benedetto XVI: chi era il Papa emerito

Le polemiche su Ratzinger

Nel 1986, nel ruolo di prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, firmò il documento intitolato Cura pastorale delle persone omosessuali, in cui si definisce l'omosessualità come "inclinazione oggettivamente disordinata".

In qualità di prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, fu autore dell'epistola De delictis gravioribus datata 18 maggio 2001 e rivolta a tutti i vescovi e ad altri membri della gerarchia della Chiesa cattolica. Successivamente, è stato citato come imputato dalla Corte distrettuale della contea di Harris in Texas, perché è accusato di "ostruzione della giustizia" a seguito dell'invio dell'epistola. Secondo l'accusa, il documento della Congregazione potrebbe aver favorito la copertura di prelati coinvolti nei casi di molestie sessuali negli Stati Uniti (molti dei quali su minorenni).

Il 20 settembre 2005 però il Dipartimento di Stato statunitense ha accolto la richiesta di concedere al Papa l'immunità diplomatica, in quanto capo in carica di uno Stato sovrano, esentandolo di fatto dal processo.

Ratzinger è stato il primo pontefice a chiedere esplicitamente scusa alle vittime di abusi da parte di ecclesiastici e ad incontrarle più volte, presentando la Chiesa in atteggiamento penitenziale. Già a meno di un mese dall'elezione al soglio pontificio nel 2005, Ratzinger ha mostrato grande decisione contro il fenomeno degli abusi, ad esempio allontanando dalla Chiesa diversi religiosi responsabili di abusi sessuali su minori, stabilendo inoltre norme e linee guida più stringenti contro questi casi, fino ad arrivare a decisioni senza precedenti, compresa la soppressione della presenza dei monaci nella basilica di Santa Croce in Gerusalemme

Il 29 novembre 2005, pochi mesi dopo l’inizio del pontificato di Ratzinger, il Vaticano approvò definitivamente il documento con cui la Chiesa cattolica vieta l'accesso ai seminari a tutte le persone che “praticano l'omosessualità”, hanno “tendenze omosessuali profondamente radicate” o che sostengono “la cosiddetta cultura gay”. “Qualora, invece, si trattasse di tendenze omosessuali che fossero solo l'espressione di un problema transitorio, come, ad esempio, quello di un'adolescenza non ancora compiuta, esse devono comunque essere state chiaramente superate almeno tre anni prima dell'Ordinazione diaconale”.

E poi ancora c'è la contrarietà forte, urlata, contro l'eutanasia. Come nel caso di Eluana Englaro, la giovane donna che fu al centro di polemiche nel 2009 dopo che per anni era rimasta in stato vegetativo permanente. "L'eutanasia è una falsa soluzione al dramma della sofferenza, una soluzione non degna dell'uomo", scandì all'Angelus in piazza San Pietro il Papa teologo.  Bisogna, scandì ancora, avere "il coraggio di annunciare la verità, il coraggio di dire con chiarezza, ad esempio, che l'eutanasia è una falsa soluzione al dramma della sofferenza, una soluzione non degna dell'uomo. La vera risposta non può essere infatti dare la morte, per quanto ‘dolce’, ma testimoniare l'amore che aiuta ad affrontare il dolore e l'agonia in modo umano. Siamone certi: nessuna lacrima, né di chi soffre, né di chi gli sta vicino, va perduta davanti a Dio"...

Una figura controversa, discussa, profondo conoscitore della Chiesa ma forse meno "rockstar" del suo predecessore e del suo successore. 

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