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Cronache
E' morto Joseph Ratzinger, Benedetto XVI: chi era il Papa emerito

Prefetto della Congregazione per la dottrina della fede

Il 25 novembre 1981 papa Giovanni Paolo II lo nominò prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, l'organo della Santa Sede che si occupa di vigilare sulla correttezza della dottrina cattolica, carica che manterrà fino all'elevazione al soglio pontificio. Il 27 novembre 2002 venne eletto decano del collegio cardinalizio, incarico che mantenne per altri tre anni. Il 25 marzo 2005, con Wojtyla ormai in fin di vita, guidò le celebrazioni del Venerdì Santo e della tradizionale Via Crucis al Colosseo. In quell’occasione pronunciò parole di fuoco contro la Chiesa: “Signore, spesso la tua Chiesa ci sembra una barca che sta per affondare, una barca che fa acqua da tutte le parti. E anche nel tuo campo di grano vediamo più zizzania che grano. La veste e il volto così sporchi della tua Chiesa ci sgomentano. Ma siamo noi stessi a sporcarli! Siamo noi stessi a tradirti ogni volta, dopo tutte le nostre grandi parole, i nostri grandi gesti. Abbi pietà della tua Chiesa!”. 

Il pontificato

Dopo la morte di Wojtyla il 2 aprile dello stesso anno, Ratzinger venne eletto pontefice al quarto scrutinio. Il cardinale tedesco prese il nome di Benedetto XVI. “Ho voluto chiamarmi Benedetto XVI – disse - per riallacciarmi idealmente al venerato pontefice Benedetto XV, che ha guidato la Chiesa in un periodo travagliato a causa del primo conflitto mondiale. Fu coraggioso e autentico profeta di pace e si adoperò con strenuo coraggio dapprima per evitare il dramma della guerra e poi per limitarne le conseguenze nefaste. Sulle sue orme desidero porre il mio ministero a servizio della riconciliazione e dell'armonia tra gli uomini e i popoli, profondamente convinto che il grande bene della pace è innanzitutto dono di Dio, dono purtroppo fragile e prezioso da invocare, tutelare e costruire giorno dopo giorno con l'apporto di tutti”. Il suo fu un pontificato con un forte richiamo alla tradizione ecclesiastica. Prova ne sia la scelta di tornare alla messa in latino, l’uso delle scarpe pontificie di colore rosso, cadute in disuso con Wojtyla. 

La scelta di abdicare

Joseph Ratzinger è stato il sesto papa ad abdicare. Prima di lui Clemente I, Ponziano, Benedetto IX, Celestino V e Gregorio XII. Quest’ultimo abbandonò il soglio di Pietro nel 1415, poco meno di 600 anni prima di Benedetto XVI. Celestino V, con ogni probabilità, fu oggetto di uno dei più celeberrimi attacchi da parte di Dante Alighieri, che nell’Inferno si riferì a lui con il distico “vidi e conobbi l'ombra di colui che fece per viltade il gran rifiuto”.

Durante il concistoro per la canonizzazione dei martiri di Otranto e di altri tre beati, l’11 febbraio 2013, Bendetto XVI annunciò la sua decisione di abbandonare il pontificato. Ad ascoltarlo una giornalista dell’Ansa che, riferito al direttore Luigi Contu quanto aveva sentito, sganciò sul mondo la notizia-bomba. A lui è succeduto Jorge Mario Bergoglio, Papa Francesco I.

Le polemiche su Ratzinger

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