Cronache
Altavilla, "avevano perso il Rdc, volevano la villa". Altro che demoni e riti
Emerge un'altra versione sulle reali intenzioni della coppia di complici di Barreca. Avrebbero finto di aiutarlo a scacciare il malocchio per prendergli tutto
Strage Altavilla, il piano della coppia di complici di Barreca. I soldi dietro a tutto
La strage di Altavilla continua a tenere banco ed emergono dettagli inediti su questi "riti". Stando a quanto ricostruito dagli inquirenti, infatti, la coppia di complici di Giovanni Barreca avrebbe avuto ben altri intenti: "Prendersi la villetta". Dietro al triplice omicidio costato al vita alla moglie e ai due figli di Barreca, potrebbe esserci anche un movente economico. Una delle piste che i carabinieri stanno battendo nell’indagine - si legge su Repubblica - punta ai soldi. E a Massimo Carandente e Sabrina Fina. I due amici conosciuti da Giovanni Barreca in una chiesa evangelica potrebbero anche aver messo gli occhi sulla villetta dove viveva la famiglia del muratore. E dove sono stati massacrati la moglie Antonella Salamone e i due figli Kevin (16 anni) ed Emmanuel (5).
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Nella cover del cellulare di Fina infatti - prosegue Repubblica - gli inquirenti hanno trovato il biglietto da visita di un’agenzia immobiliare di zona. In più, è emerso che la coppia viveva grazie al reddito di cittadinanza. E quando il sussidio è stato sospeso il bilancio familiare si è ulteriormente aggravato. Gli investigatori non hanno trovato molto riguardo i lavori svolti dalla coppia. Tanto che adesso cominciano a domandarsi se dietro la strage non potessero esserci soltanto interessi economici. Perché Carandente e Fina volevano convincere la famiglia Barreca che i demoni si trovavano nella casa? Forse per convincerli che andandosene si sarebbero liberati? Uno degli scenari possibili, è proprio che inizialmente la manipolazione fosse indirizzata ad appropriarsi della villetta. E che, solo dopo aver capito che Antonella Salamone e la madre (a cui è intestata) non avrebbe venduto, la coppia si sarebbe vendicata.