Asia Argento: "Mai fatto sesso con Bennett, sui soldi decise Bourdain"
Nei guai l'attrice per la vicenda delle molestie sessuali al minorenne Bennett e l'impianto accusatorio contro Weinstein vacilla
Asia Argento, mai avuto rapporti sessuali con Bennett
"Sono profondamente scioccata e addolorata dal dovere leggere notizie assolutamente false. Non ho mai avuto alcun rapporto sessuale con Bennett". Lo afferma Asia Argento - in una nota diffusa dalla sua agente e dal suo avvocato - in riferimento all'articolo del New York Times di ieri. Articolo il cui contenuto "smentisco e contesto con la massima forza", aggiunge l'attrice. Su Jimmy Bennett, Asia Argento aggiunge: "Quello che mi ha legato a lui per alcuni anni è stato solo un sentimento di amicizia, terminata quando, dopo la mia esposizione nella nota vicenda che riguardò Weinstein, Bennett - che versava in gravi difficoltà economiche e che aveva precedentemente assunto iniziative giudiziarie anche nei confronti dei suoi stessi genitori rivolgendo loro richieste milionarie - inopinatamente mi rivolse una esorbitante richiesta economica. Bennett sapeva che il mio compagno, Anthony Bourdain, era percepito quale uomo di grande ricchezza, e che aveva la propria reputazione da proteggere, in quanto personaggio molto amato dal pubblico". "Anthony - prosegue Asia - insistette che la questione venisse gestita privatamente e ciò corrispondeva anche al desiderio di Bennett. Anthony temeva la possibile pubblicità negativa che tale persona, che considerava pericolosa, potesse portarci. Decidemmo di gestire la richiesta di aiuto di Bennett in maniera compassionevole e venirgli incontro. Anthony si impegnò personalmente ad aiutare Bennett economicamente, a condizione di non subire più intrusioni nella nostra vita". "Questo è, dunque, l'ennesimo sviluppo di una vicenda per me triste, che mi perseguita da tempo, e che a questo punto non posso che contrastare assumendo nel prossimo futuro tutte le iniziative a mia tutela nelle sedi competenti", conclude l'attrice. (Nex/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 21-AGO-18 17:28 NNNN
Harvey Weinstein si sta sfregando le mani. Già, perché lo sviluppo nella vicenda di Asia Argento, sua principale accusatrice finita nell'occhio del ciclone per un risarcimento di 380mila dollari a un collega che l'accusa di violenze sessuali, rischia di far saltare l'impianto accusatorio contro il produttore cinematografico caduto in disgrazia e messo alla gogna dal movimento #MeToo.
Benjamin Brafman, uno dei legali dell'ex patron della Miramax, parla di "elevato livello di ipocrisia di Asia Argento", e aggiunge: "Il dato ancor più stupefacente è che, mentre la signora Argento manovrava per accordarsi in segreto riguardo a un caso di abusi su minore, pubblicamente era fra le voci più agguerrite dell'accusa contro Weinstein, malgrado la loro fosse una relazione tra due adulti consenzienti durata quattro anni".
La posizione della difesa di Weinstein è granitica: "La cristallina doppiezza della condotta della signora è davvero sbalorditiva e dovrebbe almeno essere utile a dimostrare a tutti con quanta superficialità siano state verificate le accuse contro il signor Weinstein e a favorire di conseguenza un giusto ed equo processo e non una condanna preventiva fondata sulla disonestà".
L'incrinata credibilità della Argento influenzerà la decisione del tribunale sul caso Weinstein? La parola spetterà ai giudici, anche se la "giuria popolare" del web e gran parte dell'opinione pubblica si sono schierate perlopiù con l'accusato e non con l'accusatrice.