Cronache
Attacco hacker Lazio: indagno i pm antiterrorismo e reati informatici

Regione Lazio, attacco hacker: Procura Roma apre fascicolo per accesso abusivo e tentata estorsione
COVID: ATTACCO HACKER LAZIO, INDAGANO PM ANTITERRORISMO E REATI INFORMATICI
Sono i pm dell'antiterrorismo e del pool reati informatici della Procura di Roma a indagare sull'attacco hacker che ha colpito il Ced regionale del Lazio qualche minuto dopo la mezzanotte di domenica. Una prima informativa della Polizia postale, che ha avviato indagini serrate d'intesa con i magistrati di piazzale Clodio, è arrivata ieri pomeriggio sul tavolo del procuratore capo Michele Prestipino che coordina l'inchiesta insieme al procuratore aggiunto Angelantonio Racanelli.
Nel fascicolo, formalmente aperto questa mattina contro ignoti, si procede per diversi reati tra cui l'accesso abusivo a sistema informatico e la tentata estorsione. Secondo quanto emerso finora, l'attacco con ransomware cryptolocker, un malware che cripta i dati per poi estorcere denaro, in questo caso non ha portato però a una richiesta di 'riscatto'.
Le indagini puntano a fare luce sull'origine e lo scopo del violento attacco, che ha anche provocato la disattivazione del portale per i vaccini. Un'offensiva partita dall'estero con un possibile rimbalzo in Germania. L'indagine è affidata a entrambi i pool, con due sostituti, poiché l'attacco ha coinvolto un sistema informatico importante come quello del Lazio, anche sotto il profilo della tutela dei dati sensibili anche di personalità dello Stato come il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il premier Mario Draghi.