Cronache

Attentato Tel Aviv, un testimone: "Gli spari e Alessandro a terra nel sangue"

di Redazione

Uno degli italiani coinvolti nell'attacco in Israele: "Eravamo appena arrivati in città, quando abbiamo sentito il rumore dell'auto e gli spari"

Alessandro Parini ucciso nell’attentato a Tel Aviv, il ricordo di vicini e colleghi: "Era un ragazzo semplice e modesto"

A ricordare Parini anche i vicini: “Amava fare jogging a Villa Pamphilj ed era cortese con tutti", ricorda uno. “Viaggiava tanto e viveva da solo. L'avevo visto prima di partire. Era felice, certamente come chiunque a prima di un viaggio", ricorda un altro conoscente. "Era un bravo ragazzo. Una persona meravigliosa ma in questo momento ogni parola sarebbe superflua" ha aggiunto.

"Fra noi giovani avvocati amministrativisti ci conosciamo tutti e siamo sconcertati. Alessandro lo conoscevo da quasi dieci anni, aveva tanti amici e sempre tanto da raccontare, a livello professionale e umano – ricorda la collega Margherita Scalise - L'ultima volta che l'ho visto mi aveva parlato del viaggio che aveva fatto a New York. E' una tragedia assurda, inspiegabile. Lo ricorderemo come un ragazzo buono a cui era impossibile non volere bene".