Cronache

Baker Hughes, dall'energia ai respiratori con la stampa 3D per la Croce rossa

Eduardo Cagnazzi

La società completerà oggi la consegna degli strumenti e dispositivi di sicurezza ai presidi della Calabria. Il sostegno è però garantito in tutto il mondo

Anche Baker Hughes scende in campo per supportare le strutture sanitarie nell’emergenza Coronavirus. L’azienda di tecnologie al servizio dell’energia lo fa mettendo a disposizione le proprie tecnologie avanzate di additive manufacturing (stampa 3D) per la realizzazione di oltre 110 kit per respiratori d’emergenza.

In particolare, la società -che conta sette siti produttivi e oltre 5mila dipendenti in tutta Italia- sta producendo nei propri stabilimenti di Talamona (Sondrio) e Firenze valvole e adattatori per respiratori a favore della Croce Rossa della Regione Calabria. I kit, stampati secondo il brevetto presentato da Isinnova, trasformano maschere da snorkeling Decathlon in respiratori d’emergenza destinati alle terapie intensive e sub-intensive degli ospedali del territorio regionale calabrese. Anche il sito Baker Hughes di Montrose (Scozia) sta collaborando al progetto, mettendo a disposizione le proprie capacità produttive. La spedizione di tutti gli oltre 110 kit sarà completata entro oggi.

Sarà la stessa Croce Rossa insieme alla Protezione Civile a formare i dottori dei vari ospedali calabresi circa l’utilizzo della maschera e l’assemblaggio dei componenti dei kit di adattamento.

Dall’Italia al mondo: Baker Hughes e la lotta al Coronavirus a livello internazionale                                      L’azienda non si ferma a sostenere gli sforzi di quanti in Italia combattono contro il Coronavirus ma sta mettendo a disposizione le proprie tecnologie e competenze per contrastare l’emergenza sanitaria non solo in Italia ma in tutto il mondo. Lo stabilimento Baker Hughes di Houston, in Texas, ad esempio, sta infatti utilizzando le proprie tecnologie 3D per la produzione di supporti per visiere destinati agli operatori sanitari.

A Oklahoma City, Baker Hughes ha fornito 2mila visiere alla University of California San Francisco e sta producendo supporti per visiere a favore di strutture sanitarie locali.

Il team di Additive Manufacturing dello stabilimento Baker Hughes di Celle, in Germania, ha fornito prototipi per visiere all’ospedale universitario di Amburgo-Eppendorf e fornirà nelle prossime settimane visiere a diversi ospedali di Madrid.

Il team di Additive Manufacturing di Aberdeen in Scozia, invece, sta donando 2mila visiere al Royal Surrey Hospital e ha in programma un’ulteriore donazione di mille visiere a altri ospedali locali.

Baker Hughes continuerà a supportare ospedali e istituzioni locali di tutto il mondo fino a quando lo sarà necessario, mettendo a disposizione le proprie tecnologie e risorse per contenere l’emergenza sanitaria da Covid-19.

Baker Hughes in Italia                                                                                                                                               L’azienda opera in Italia principalmente attraverso Nuovo Pignone. Il gruppo impiega in Italia oltre 5mila persone (oltre 4mila mila solo in Toscana) e conta sette siti produttivi in diverse regioni – precisamente nelle città di Firenze, Massa, Bari, Vibo Valentia, Talamona (Sondrio), Casavatore (NA), Cepagatti più un cantiere per l’assemblaggio di moduli industriali ad Avenza (Carrara). In Italia Baker Hughes progetta e costruisce principalmente compressori per il mercato dell’energia oltre ad occuparsi dello sviluppo e produzione di turbine a gas, compressori, pompe valvole e servizi ad essi collegati.